Il giorno dopo l’annuncio dell’iniziativa legale di Banca Carige contro gli ex vertici e il gruppo di private equity americano Apollo, non si è fatta attendere la reazione di quest’ultimo: «Apollo ritiene di aver sempre agito in maniera appropriata e secondo le leggi vigenti. La società considera infondate queste accuse e intende difendersi fermamente presso le sedi opportune». I danni che i nuovi vertici della banca ligure hanno chiesto ad Apollo e all’ex management ammontano a 1,25 miliardi. Di questi, 400 mln riguardano la cessione delle compagnie Carige assicurazione e Carige vita nuova, avvenuta l’anno scorso per 310 milioni.
In casa Apollo, secondo i bene informati, la reazione è stata di stupore, anche alla luce dell’esperienza accumulata dai fondi Usa in operazioni di questo genere. La decisione presa dal cda, espressione della nuova proprietà riconducibile alla famiglia Malacalza, è avvenuta a maggioranza: le voci dicono che alcuni consiglieri attuali, che facevano parte anche del precedente board e che quindi avevano dato via libera alla cessione ad Apollo, in questa circostanza si sono astenuti.
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