Ogni volta che si acuisce la tensione sugli istituti bancari tradizionali, le banche specializzate nella gestione del risparmio, come Banca Generali , registrano afflussi di capitali più consistenti. È successo anche a luglio (con l’avvicinarsi degli stress test di venerdì 29), tanto che nella banca del gruppo Generali , che ieri ha comunicato i risultati del bilancio semestrale, chiuso con un utile netto di 67,3 milioni, hanno deciso di alzare le stime di raccolta per l’intero 2016. «Nel primo semestre dell’anno abbiamo registrato una raccolta netta di 2,9 miliardi, superiore del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno», dice a MF-Milano Finanza il direttore generale Gian Maria Mossa, «e a luglio si prevede un afflusso superiore rispetto alla media degli ultimi sei mesi». Così, guardando all’intero 2016, le previsioni di raccolta complessive sono salite dai precedenti 3,5-4 miliardi a 4-4,5 miliardi. Insomma, anche quest’anno si potrebbe sfiorare il boom di raccolta che aveva caratterizzato il 2015 di Banca Generali , quando il bilancio netto era stato positivo per 4,6 miliardi. «Nonostante il contesto di mercato critico, acuito dalla Brexit, nei primi sei mesi abbiamo visto crescere le masse amministrate del 9% a 43,6 miliardi, con un aumento delle commissioni di gestione», aggiunge Mossa. «Il secondo trimestre, in particolare, è stato il migliore degli ultimi dodici mesi». Le commissioni di gestione sono state complessivamente pari a 237,1 milioni nel semestre, in rialzo del 6% rappresentando un nuovo massimo. L’utile netto di 67,3 milioni è risultato invece in flessione del 52% rispetto ai 140 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, ma va segnalato che i profitti del secondo trimestre dell’anno sono saliti del 29% (a 37,9 milioni) rispetto al primo. La flessione è dovuta in particolare al risultato straordinario ottenuto nel primo trimestre 2015, quando oltre alle alte commissioni di performance si era aggiunto un doppio effetto benefico legato alla realizzazione di plusvalenza in portafoglio e all’utilizzo della Ltro della Bce. Il calo delle borse ha fatto invece flettere le commissioni di performance del primo semestre 2016, ma l’utile di 67,3 milioni è risultato comunque migliore delle stime degli analisti, che in media si attendevano 65 milioni. Prosegue intanto la spinta al reclutamento sul mercato di nuovi consulenti finanziari. «Da inizio anno a giugno abbiamo inserito 76 professionisti e anche in questi giorni stiamo continuando a reclutare persone molto apprezzate sul mercato», conclude Mossa, sottolineando che Banca Generali è prima in Italia per raccolta pro capite. Gli analisti restano però prudenti sul settore: Citigroup ha ridotto il prezzo obiettivo di Banca Generali da 12 a 10 euro, mentre Banca Akros l’ha tagliato a da 16 a 13,4 euro. (riproduzione riservata)
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