È già partita richiesta di rinnovo iscrizione all’Anagrafe dei fondi sanitari integrativi. Lo scorso 20 luglio, attraverso la piattaforma Siaf del ministero della Salute, Cadiprof ha inviato la domanda che consentirà ai datori di lavoro-professionisti la deducibilità integrale dei contributi anche per il 2017. La Cassa di assistenza sanitaria degli studi professionali, infatti, soddisfa i requisiti richiesti dalla normativa vigente, la quale prevede che almeno il 20% delle risorse impegnate dai fondi sanitari integrativi siano destinato alle prestazioni virtuose (odontoiatria, non autosufficienza, riabilitazione), previste dal decreto del 27 ottobre 2009 (decreto Sacconi), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2010. Dal bilancio approvato lo scorso 14 luglio dall’assemblea dei soci Cadiprof emerge infatti che la Cassa ha impiegato oltre 5,7 milioni di euro in prestazioni virtuose su un totale di oltre 27 milioni di euro destinate per le garanzie di assistenza, con una percentuale dunque pari al 21%.

Entrando nel dettaglio, sul totale dei 5,7 milioni di euro destinati alle prestazioni virtuose, 2,3 milioni di euro hanno riguardato prestazioni di odontoiatria, erogate sia in forma diretta che in forma indiretta; 2,7 milioni di euro sono state destinate a copertura delle garanzie per il recupero della salute (riabilitazione); e circa 600 mila euro alla non autosufficienza.

«L’introduzione nel 2015 di nuove prestazioni in odontoiatria (implantologia e ortodonzia), che certamente ha contribuito al rispetto della soglia minima per il 2015 e ancora di più lo farà nel 2016, nasce anche dalla volontà degli organi statutari di rafforzare l’offerta delle prestazioni ritenute virtuose dal sistema pubblico», afferma il presidente di Cadiprof, Gaetano Stella. I dipendenti degli studi professionali continueranno così a beneficiare delle prestazioni odontoiatriche, di assistenza socio-sanitaria rivolta ai soggetti non autosufficienti, e di interventi finalizzati al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio. La conferma dell’iscrizione all’Anagrafe dei fondi sanitari integrativi dovrebbe arrivare il prossimo ottobre da parte della Direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute e consentirà di rispettare le previsioni dell’art. 51 Tuir anche per l’anno 2017 e quindi beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente. La Finanziaria 2008 (Legge n. 244/2007) e il decreto 31 marzo 2008 (il cosiddetto decreto Turco), infatti, hanno riformato il regime tributario applicabile ai contributi versati, riconoscendo la deducibilità delle somme versate, fino a un massimo di 3.615,20 euro solo per i fondi, tra cui quelli di matrice contrattuale come Cadiprof, che rispettano i requisiti previsti dal decreto Sacconi.
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