di Stefania Peveraro
UnipolSai ha portato sul mercato italiano il primo catastrophe bond contro il rischio sismico in Italia e nei Paesi confinanti. Per la compagnia assicurativa italiana tale emissione rappresenta anche il debutto sul mercato dei cosiddetti cat bond. L’obbligazione è stata un grande successo, visto che l’ammontare dell’emissione inizialmente doveva essere 150 milioni di euro ed è stato invece aumentato a 200 milioni, con ordini arrivati da 23 diversi investitori, tutti stranieri e in particolare americani, inglesi e svizzeri.
Nel dettaglio, l’emissione sponsorizzata dalla compagnia assicurativa guidata da Carlo Cimbri è stata condotta da Azzurro Re I Limited, uno spv (special purpose veichle) di riassicurazione irlandese che fornirà a UnipolSaiuna copertura totalmente garantita per 200 milioni di euro contro il rischio sismico in Italia e nei Paesi confinanti della durata di tre anni e mezzo (scadenza gennaio 2019).
La struttura prevede un cosiddetto «indemnity trigger», cioè un sistema basato sull’indennizzo che collega il risarcimento alle perdite reali affrontate dall’emittente, per cui lo sponsor (UnipolSai) è indennizzato, come se avesse acquistato una riassicurazione. Il bond rientra comunque nel programma generale di riassicurazione per i danni alle cose derivanti da eventi catastrofali di UnipolSai e infatti la garanzia offerta dal bond scatta nel momento in cui la perdita reale per la compagnia derivante dall’evento assicurato superi i 500 milioni di euro e sino a un massimo di 700 milioni.
Si tratta di un’eventualità remota; la probabilità che tale evento si verifichi è infatti dello 0,44%.
UnipolSaiottimizza così la propria protezione contro gli eventi catastrofali trasferendo agli investitori del bond parte del rischio legato all’evento sismico e consente alla società di contare su una capacità riassicurativa pluriennale a livelli di prezzo competitivi. I titoli, che hanno ottenuto il rating BB+ da parte di Fitch, infatti pagano un differenziale sul rischio del 2,15%, spread che rappresenta il minimo storico per uno sponsor alla sua prima emissione di cat bond e che si colloca a metà del range di prezzo 2-2,25% annunciato in occasione del roadshow. D’altra parte il titolo è stato particolarmente apprezzato dagli investitori perché si tratta di un rischio che sinora non era mai stato portato sul mercato e che quindi rappresenta un’interessante diversificazione.
Quanto incassato con il collocamento del bond verrà versato su uno speciale conto di garanzia (collateral account) e investito in obbligazioni emesse dalla European Bank for Reconstruction and Development (Ebrd) con rating tripla A, che pagano una cedola pari al tasso Euribor a 3 mesi meno 38 punti base, con un minimo di zero.
Secondo la banca dati Artemis. il primo semestre dell’anno è stato particolarmente ricco di nuove emissioni di catastrophe bond nel mondo, con un totale di 5,2 miliardi di dollari, di cui 3,1 miliardi nel secondo trimestre, il che porta la dimensione del mercato a 24,6 miliardi di dollari, in leggero calo dai 25,4 miliardi di fine 2014 perché nel frattempo sono andati in scadenza parecchi titoli. In tutto il 2014 erano stati emessi cat bond per 9 miliardi. (riproduzione riservata)