Tutte le innovazioni tecnologiche aumentano la sicurezza dell’automobile: lo sostiene un italiano su cinque (21% – e questa convinzione cresce dopo i 45 anni di età).
E ancora: l’innovazione tecnologica più utile è quella utilizzata nei sistemi di controllo della frenata e della tenuta di strada (25%). Il legame tra tecnologia e sicurezza emerge molto forte dalla nuova puntata dell’Osservatorio UnipolSai 2015. Gli italiani sembrano apprezzare anche i limitatori di velocità: in un paese come l’Italia in cui dall’inizio dell’anno sono state elevate oltre 335 mila contravvenzioni per infrazioni dei limiti di velocità (il 40% delle contravvenzioni totali; fonte: Polizia di Stato), ben più della metà degli intervistati (57%) li ritiene utili e il dato vale per uomini e donne di tutte le età.
L’idea che nel 2020 le auto potrebbero non aver più bisogno di essere guidate manualmente (che dovrebbe anche consentire di abbattere i costi di esercizio secondo gli studi del Transportation Research Institute dell’Università del Michigan) scatena tra gli italiani emozioni contrastanti: il 22% ritiene che questa innovazione porterà a una riduzione del rischio di incidenti poiché verranno limitati gli errori umani alla guida; allo stesso tempo, tuttavia, l’idea di milioni di auto in corsa senza guidatore spaventa il 27% degli intervistati (e soprattutto le donne). Per molti è comunque ancora un’ipotesi lontana: oltre un intervistato su cinque infatti non crede che questa nuova rivoluzione dei trasporti arriverà in così breve tempo e, con occhio forse più romantico, il 12% teme che, con questa innovazione, guidare non potrà più essere il piacere che è oggi.
L’evoluzione tecnologica sta diffondendo sempre più la connessione fra automobili, internet e app, e anche in questo caso i giudizi degli italiani si dimostrano diversi: sensazioni positive per il 34% del campione, con un 23% che ritiene questa connessione comoda e di aiuto (grazie ad esempio a navigatori, mappe e applicazioni simili) e un 11% che crede sarà facile usare bene le app di bordo per le prossime generazioni, mentre un altro 35% ritiene che troppa tecnologia sia pericolosa, perché “distrae dalla guida” quota che cresce fino al 40% tra i giovani fino a 34 anni evidenziando come anche le fasce “verdi” siano sensibili al tema sicurezza. Anche in relazione alle auto connesse, la sicurezza trova spazio nei pensieri degli italiani: per il 14% degli intervistati, infatti, l’importante resta che un’auto “consumi il giusto e sia sicura”.
“La tecnologia ha apportato cambiamenti radicali nella vita delle persone, sia in ambito professionale che privato”, ha commentato Franco Ellena, Direttore Generale UnipolSai.“In particolare, quello dell’auto è un campo in cui la tecnologia continua a fornire nuove soluzioni, specialmente legate alla sicurezza delle persone. E fa piacere riscontrare che proprio la sicurezza abbia un peso rilevante nei loro pensieri quando si mettono alla guida. Da questo punto di vista UnipolSai è un vero e proprio laboratorio di sperimentazione unico in Europa grazie ai 2,5 milioni di scatole nere montate sulle auto dei propri assicurati in circolazione in Italia”.