Per la predisposizione della futura tabella unica (che dovrà essere messa a punto da un decreto su proposta del ministero dello Sviluppo economico di concerto con i ministeri della Salute, del Lavoro e della Giustizia) bisognerà fare riferimento alla «consolidata giurisprudenza di legittimità», ossia alle tabelle di Milano. Lo prevede il nuovo emendamento dei relatori all’articolo 7 del ddl concorrenza in commissione finanze e attività produttive alla camera in prima lettura, che riguarda le tabelle per i risarcimenti degli incidenti stradali. Rispetto al precedente emendamento firmato dai relatori, salta il comma che applicava la nuova tabella anche alle richieste di risarcimento del danno «pendenti», cosa che avrebbe generato un effetto in parte retroattivo sul calcolo degli importi.
Dal nuovo testo dell’emendamento viene cancellata la norma che prevedeva un periodo-ponte di 120 giorni tra la vecchia e la nuova disciplina. Manca nel testo la previsione di un termine preciso entro il quale il decreto della presidenza della Repubblica deve essere varato. Rispetto alla versione originaria del testo, cambia la lettera «e» del comma 2 sui risarcimenti temporanei inferiori al 100%: si parla di danno «biologico» e non più di «danno non patrimoniale» e gli importi per ogni giorno di inabilità non vengono più legati alla somma stabilita dal ddl per le lesioni di lieve entità. Resta confermata la restante parte dell’articolo 7 e dunque anche che i valori delle nuove tabelle verranno legati al tasso di inflazione con l’obiettivo di contenere la dinamica dei costi dei risarcimenti. Il termine per i subemendamenti all’emendamento dei relatori è stato fissato per le ore 19 di questa sera.