di Paola Valentini
Attività finanziarie a fine giugno di 53,8 miliardi di euro, in crescita del 14% rispetto a giugno 2014, ricavi in aumento del 18,5% a 267,7 milioni, utile netto di 93,7 milioni, +26,9%. Il primo semestre 2015 si è chiuso per Finecobank anche con la miglior raccolta netta di sempre (2,83 miliardi, +41% rispetto ai primi sei mesi del 2014).
Il margine d’interesse si è attestato a 118,1 milioni, +1,9%, sostenuto principalmente dall’incremento dei volumi e dalla riduzione del costo della raccolta, che hanno bilanciato la riduzione degli interessi attivi collegata alla discesa dei tassi di mercato. Le commissioni nette sono state di 124,6 milioni, +28,4%. L’incremento è da imputare principalmente alla crescita delle commissioni relative ai prodotti di risparmio gestito. Un ulteriore contributo è arrivato dalle commissioni di negoziazione e raccolta ordini, grazie all’incremento del numero degli ordini eseguiti (14,6 milioni, +13% rispetto al primo semestre del 2014) a seguito di una maggiore volatilità dei mercati. Il totale costi operativi si è attestato a 119,5 milioni rispetto ai 106,8 milioni al 30 giugno 2014, con un cost/income ratio del 44,6%.Tra le spese si segnala il costo derivante dall’adozione di piani di stock granting a favore del top management, delle risorse chiave della banca e dei promotori finanziari (pari a 8 milioni). «Questi risultati sono la testimonianza del valore del nostro modello che, basandosi su principi di massima trasparenza ed efficienza, si adatta perfettamente alle necessità di investimento dei risparmiatori italiani», ha detto l’ad e dg Alessandro Foti. Che ha poi osservato che anche i servizi di advisory evoluti hanno registrato un andamento positivo «a conferma della forte richiesta di consulenza da parte dei risparmiatori». (riproduzione riservata)