di Andrea Montanari
Era uno degli accordi più longevi nella storia del mercato immobiliare italiano. Un sodalizio che pareva non finire mai. E invece, con un’intesa consensuale, l’ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e il gruppo UnipolSai hanno messo fine a un matrimonio d’interessi che riguardava la gestione, targata Atahotels, di otto immobili di proprietà dello stesso Enpam.
Le parti, secondo quanto appreso da indiscrezioni di mercato da MF-Milano Finanza, hanno definito la transazione di recente e hanno posto quale termine formale per lo scioglimento del rapporto la data dell’1 gennaio 2016. Ora quindi l’ente previdenziale potrà cercare altri gestori-affittuari per le strutture di sua proprietà e in particolare gli hotel Executive (sede della sessione invernale del calcio-mercato di calcio) che pare possa interessare alcune grandi catene alberghiere internazionali, Quark e De Angeli di Milano, i residence Ripamonti e Class, sempre nel capoluogo lombardo, l’hotel Villa Pamphili di roma, il residence Planibel di La Thuile (Aosta) e il resort Tanka Village di Villasimius (Cagliari), che fa gola a operatori stranieri per la sua posizione.
L’Enpam del neorieletto presidente Alberto Oliveti sta già avviando una serie di perlustrazioni sul mercato per trovare altri soggetti interessati alla definizione dei nuovi contratti d’affitto delle otto proprietà. Dal canto suo, invece,UnipolSai ha da tempo avviato un processo di ristrutturazione e risanamento della catena Atahotels, rilevata dalla compagnia assicurativa di Bologna al momento dell’aggregazione e successiva fusione con la FonSaiche fu della famiglia Ligresti. Percorso che sta già dando i suoi frutti in termini gestionali, visto che la perdita del 2014 è stata di soli 8,7 milioni rispetto al rosso del 2013 (-22,8 milioni). E per consolidare la posizione sul mercato nazionale il gruppo emiliano guidato da Carlo Cimbri ha deciso di rilevare, la trattativa è alle battute conclusive, il gruppo alberghiero Una Hotel per dare vita al primo polo italiano del settore. Un’operazione che potrebbe poi vedere l’ingresso in scena del Fondo strategico italiano, già azionista della catena inglese Rocco Forte. Contestualmente, poi, UnipolSai sta definendo il piano per il rilancio della Torre Velasca di Milano, il cui restyling sarà svelato domani sera alla città, e della Torre Galfa, a due passi dalla stazione Centrale. Quest’ultimo progetto di riqualificazione, il cui cantiere partirà all’inizio del prossimo anno, prevede la realizzazione sia di una parte residenziale-abitativa, sia di una struttura ricettiva. Mentre restano ancora da definire le sorti del cosiddetto Rasoio, l’immobile che sorge al quartiere Isola e mai completato dai Ligresti. Per l’ecomostro (per come si presenta ora) la destinazione dovrebbe essere commerciale. Anche se non è escluso, si dice sul mercato, che potrebbe diventare un albergo, vista l’imminente perdita della location dell’Executive. (riproduzione riservata)