A fine 2014 il livello di partecipazione delle famiglie ai mercati finanziari si è attestato attorno al 48%, in crescita di 7 punti percentuali rispetto all’anno precedente sebbene ancora inferiore ai livelli registrati nel 2007 pari al 55%.
E’ quanto emerge dal rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane della Consob. Tale incremento è imputabile soprattutto alla maggiore quota di investitori retail che detengono almeno un’attività rischiosa (azioni, obbligazioni, risparmio gestito e polizze vita), passata dal 26% del 2013 al 32% del 2014.
In particolare, dai dati sulla composizione di portafoglio, emerge che è aumentata, tornando sui livelli pre-crisi, la quota di ricchezza finanziaria investita in prodotti del risparmio gestito (16%), mentre rimane più contenuto il peso delle azioni (5%, sostanzialmente dimezzato rispetto al 2007).
La partecipazione ai mercati finanziari è più diffusa tra le famiglie residenti nelle Regioni settentrionali, più abbienti, in cui il decisore finanziario è uomo, di età compresa tra i 45 e i 64 anni e con un livello di istruzione elevato.