Consob ha alzato il velo sull’azionariato della nuova Banca Carige. Dopo la cura ricostituente da 850 milioni di euro cui è stata sottoposta per irrobustire il patrimonio, al timone rimane Vittorio Malacalza la cui partecipazione è salita dal 14,9% (pre-aumento) al 17%. Il patto di sindacato di durata triennale, siglato con la Fondazione Carige, è sul 18,96% e comprende obblighi di consultazione tra le parti sulle linee strategiche e i piani industriali, operazioni di fusione, cessione di rami d’azienda, modifiche statutarie, aumenti di capitale e nomina dell’ad. Per ora, è quella relativa a Generali l’unica decisa variazione nell’azionariato di Banca Carige. Dopo aver dichiarato nei primi giorni di ricapitalizzazione di detenere il 5,1%, il gruppo assicurativo non ha sottoscritto l’aumento pro quota e, ora detiene lo 0,66%. La partecipazione di Gabriele Volpi si attesta al 5,011%, mentre Bpce è scesa sotto il 2%. (riproduzione riservata)
Claudia Cervini