di Valerio Testi
I numeri con cui Azimut ha chiuso il primo semestre del 2014 hanno riportato l’attenzione sul titolo, reduce da una fase discendente che l’aveva sospinto nelle scorse sedute al di sotto di 19 euro (rispetto ai picchi di 26 euro raggiunti in aprile). Ieri l’azione è balzata dell’8% a 20,52 euro, migliore blue chip di Piazza Affari.
Il gruppo del risparmio gestito guidato da Pietro Giuliani ha dichiarato un utile netto consolidato di 81,8 milioni rispetto ai 78,3 milioni del primo semestre 2013. Di questo passo il risultato 2014 del gruppo, secondo le indicazioni della società, potrebbe rivelarsi il miglior utile annuale di sempre, superiore a quello del 2012 che fu di 160 milioni. I ricavi consolidati si sono attestati a 258,4 milioni (226,5 milioni nel primo semestre 2013), mentre l’utile ante imposte consolidato è stato di 83,6 milioni (86,3 nel primo semestre 2013), malgrado oneri non ricorrenti per oltre 10 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata a fine giugno 2014 risultava positiva per 303,9 milioni (245,6 a fine giugno 2013 e 363,5 milioni a fine 2013). Nel semestre la cassa generata dalle attività operative è stata di 87 milioni e sono stati pagati dividendi per circa 93 milioni. Il totale delle masse gestite a fine giugno ha raggiunto quota 24,8 miliardi. Aggiungendo anche il risparmio amministrato e il gestito da case terze ma collocato direttamente si arriva a 27,6 miliardi, «superando», si legge in una nota della società, «il target del business plan 2010-2014 con sei mesi di anticipo».
La raccolta netta nei primi sei mesi dell’anno è stata di circa 3,5 miliardi, anche grazie al consolidamento delle masse di Augustum Opus sim, che hanno contribuito per 800 milioni, e l’obiettivo fissato per l’intero anno è di 4,5/5 miliardi. È proseguito anche il reclutamento di promotori finanziari: il totale delle reti del gruppo (Azimutconsulenza, Az investimenti e Apogeo) ha raggiunto quota 1.516 pf con 76 nuovi ingressi nel periodo. I dati del semestre confermano il trend di crescita ed evidenziano risultati che proiettano il gruppo verso il miglior utile della nostra storia», ha commentato Giuliani. Quanto alla crescita all’estero, dopo la recente acquisizione in Messico di Màs Fondos, principale società indipendente di distribuzione nel risparmio gestito messicano con il 10% di quota del mercato, l’obiettivo a cui si mira è «avere entro fine anno il 10% delle nostre masse all’estero. La strategia di espansione all’estero proseguirà con decisione». Prossime tappe ancora in Asia e Sudamerica. (riproduzione riservata)