Le aziende produttrici di beni di lusso ritengono di andare incontro a maggiori rischi per la loro reputazione rispetto a quelle di altri settori, secondo una recente ricerca (realizzata in collaborazione con Longitude Research) pubblicata dal Gruppo ACE in Europa. A seguito di un sondaggio svolto su un ristretto campione di 45 aziende europee del lusso, e di una serie di colloqui approfonditi con esperti in materia, la relazione è inoltre giunta alla conclusione che la questione ambientale, i viaggi l’affari e la responsabilità di amministratori e dirigenti (D&O) sono tre rischi emergenti per il settore, da tenere sotto controllo.
Circa il 75% dei risk manager facenti parte del campione preso in esame ha affermato che la reputazione è il bene più prezioso per la loro azienda e l’80% concorda nell’affermare che il rischio per la reputazione è la singola categoria di rischio più difficile da gestire. Quasi 6 su 10 fra gli interpellati hanno riferito che la globalizzazione ha incrementato l’interdipendenza dei rischi che si trovano ad affrontare, indicando come principali barriere ad un’efficace gestione dei rischi per la reputazione la carenza di strumenti e procedure, un budget insufficiente e la scarsità di tempo, nonché di risorse umane e di capacità mirate in tal senso.
Come afferma Orazio Rossi, Country President ACE Italia: “La crescita del settore dei beni di lusso è stata notevole nonostante la crisi che ha interessato soprattutto l’Europa. In questo settore più che in altri è cresciuta l’internazionalizzazione e con essa la complessità delle catene produttive e commerciali. Oggi il settore è esposto a nuovi rischi che richiedono un approccio interdisciplinare per essere affrontati. Un incendio in una fabbrica in India o in Cina di proprietà di un subfornitore, è in grado di innescare eventi a catena che comportano perdite finanziare e responsabilità personali per il management, così come danni significativi reputazionali per il brand. Tali rischi oggi sono ancora più marcati dal potere pervasivo dei “social media” che in pochissimo tempo sono in grado di diffondere una notizia su scala globale ingaggiando decine di milioni di persone. A fronte di minacce di tale entità, è richiesta una gestione dei rischi estremamente sofisticata”.
I 3 grandi rischi
In base al campione di settore esaminato da ACE, le tre categorie di rischi emergenti verosimilmente in grado di provocare un significativo impatto finanziario per le aziende del lusso nel corso dei prossimi due anni potrebbero essere l’ambiente, i viaggi d’affari e la responsabilità di amministratori e dirigenti (D&O)
Il rischio ambientale è in cima all’elenco delle potenziali minacce
Oltre 7 su 10 fra gli interpellati concordano sul fatto che i loro clienti ed azionisti stanno prendendo più seriamente il rischio ambientale. Le aziende devono dimostrare di aver intrapreso le giuste misure per gestire l’esposizione al rischio ambientale. I settori chiave che destano preoccupazione sono l’inquinamento atmosferico, la distruzione degli habitat e delle specie protette e la scarsità di risorse idriche.
Come affermato da Deborah Sola, Enviromental Risk Manager di ACE Italia: “Molte aziende europee produttrici di beni di lusso hanno investito fortemente nei mercati emergenti a livello mondiale, nel corso degli ultimi anni. Espandersi o aprirsi ad un nuovo mercato in genere significa acquisire nuove proprietà, che possono avere situazioni passate a livello ambientale di cui si è ignari. È estremamente importante che le aziende espletino una rigorosa ed approfondita verifica dei beni, tenendo in debito conto il regime regolamentare attuale e futuro in materia ambientale”.
Il rischio dei viaggi d’affari è in crescita per le aziende del lusso
Oltre 9 su 10 fra gli interpellati hanno affermato che, malgrado lo sviluppo di nuove tecnologie come le videoconferenze, rimane pur sempre elevato l’affidamento che le loro aziende ripongono sui viaggi d’affari. Nel contempo, le aziende produttrici di beni di lusso si stanno espandendo in nuovi mercati, in particolare in Asia, in America Latina ed in Medio Oriente. Man mano che i dipendenti europei dedicano maggior tempo e risorse nel costruire rapporti di lavoro in quei mercati con cui si ha meno familiarità, si ritrovano ad affrontare una sempre maggiore quantità e complessità di rischi dovuti ai viaggi.
I rischi per responsabilità di amministratori e dirigenti (D&O) sono in cima all’ordine del giorno delle aziende produttrici di beni di lusso
Oltre il 70% degli interpellati nel corso del sondaggio concorda sul fatto che la dirigenza si sente sempre più esposta a rischi, prestando maggiore attenzione a quanto stipulato dall’azienda in materia di assicurazioni per dirigenti ed amministratori. Eppure, malgrado tale maggiore livello di attenzione, circa 2/3 delle aziende interpellate hanno affermato di non essere in possesso di una specifica polizza per amministratori e dirigenti e di non sapere se tale rischio sia coperto da un’altra polizza.
L’intera ricerca è consultabile/scaricabile su www.acegroup.com/it