I segnali positivi per il settore assicurativo non mancano. Dallo scorso autunno la raccolta premi del ramo Vita, dopo un biennio di contrazioni, ha ripreso a crescere e nei primi quattro mesi del 2013 la nuova produzione è aumentata del 22% rispetto allo stesso periodo 2012. L’anno scorso si è poi chiuso in utile per le imprese, a 5,8 miliardi, dopo una perdita cumulata di 4,4 miliardi nel biennio precedente.
Ma non è ancora abbastanza e inoltre i nodi da scogliere proprio in tema Rc Auto, dopo le numerose novità introdotte dal precedente governo di Mario Monti rimaste in buona parte da completare, restano numerosi. Di conseguenza i prossimi mesi saranno caratterizzati da una serie di incontri dei protagonisti del settore, chiamati a partecipare a tavoli tecnici per trovare soluzioni a questioni spinose che si trascinano da anni. Il primo a partire sarà il gruppo di lavoro coordinato dall’Ivass, che si riunirà probabilmente già venerdì prossimo, e sarà partecipato da tecnici dell’istituto di controllo e dell’Antitrust: «Una forte sinistrosità automobilistica, aggravata dalle frodi, è in Italia problema serio. Ma non possiamo escludere che alla base del livello comparativamente elevato dei premi vi siano anche altre cause, inerenti alla efficienza e alla concorrenzialità del mercato», ha detto il presidente dell’Istituto di controllo assicurativo, Salvatore Rossi. Per risolvere questi problemi «l’Ivass e l’Autorità garante della concorrenza hanno preso in questi giorni l’iniziativa di approfondire congiuntamente i fattori critici dell’attuale assetto del mercato Rc Auto», ha detto. Incontri da cui potranno scaturire indagini, procedimenti amministrativi e atti regolatori, oltre a proposte a governo e Parlamento per nuove norme di legge o modifiche a quelle esistenti. Insomma il confronto è aperto a tutto campo e dopo una prima ricognizione Ivass e Antitrust apriranno il dibattito all’ industria assicurativa, intermediari e consumatori, con l’obiettivo di concludere i lavori entro l’anno. Intanto ieri anche il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha fatto un’apertura molto attesa dagli assicuratori in materia Rc Auto, in particolare sulla questione scatola nera, che secondo le imprese non dovrebbe essere obbligatoriamente offerta in abbinata con le polizze Rc Auto. Questione finita anche davanti al Tar. «Ritengo sia opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di lasciare alle compagnie la libertà di offrire l’installazione di questi strumenti, senza imporre eccessivi vincoli», ha detto il ministro. E al ministero dello Sviluppo Economico al lavoro sul tema Rc Auto c’è anche il sottosegretario Simona Vicari. «Ho avviato un tavolo di confronto con tutte le categorie interessate al fine di giungere a una riforma condivisa e sostenibile», ha annunciato ieri la senatrice. (riproduzione riservata)