di Mauro Romano

Erano mesi che la famiglia Ligresti si teneva stretta quella poltrona e non dava nessun segnale di ritiro. Si tratta della rappresentanza nel consiglio di amministrazione di Alitalia, che Paolo Gioacchino Ligresti, figlio del patron Salvatore, mantiene tuttora. Nonostante Unipol, nell’ultimo bilancio 2012, abbia dovuto svalutare la sua quota in Alitalia per 40 milioni, la compagnia bolognese non è ancora riuscita a mettere bocca nei passaggi più delicati del riassetto della compagnia aerea. A febbraio scorso, per esempio, quando si decise di concedere il via libera al prestito ponte di 150 milioni,Unipol non aderì perché nonostante avesse preso in carico la quota di Sai-Fondiaria, non era riuscita a esprimere un suo rappresentante nel consiglio di amministrazione per la tenacia di Paolo Gioacchino. Ora, con l’arresto dell’intera famiglia, l’ad di Unipol, Carlo Cimbri, potrà mandare una persona di sua fiducia. (riproduzione riservata)