Nel mese di maggio la nuova produzione vita raccolta in Italia da imprese italiane e rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è pari, secondo una prima stima, a € 6,6 mld, in aumento del 34,7% rispetto allo stesso mese del 2012; da inizio anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 27,2 mld, il 25,0% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
Lo comunica l’ANIA nella statistica mensile ANIA Trends.
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle imprese U.E., pari a € 1,3 mld e in rialzo del 38,9% rispetto a quelli raccolti a maggio 2012, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 7,9 mld (+35,4% rispetto a maggio 2012), mentre da gennaio hanno raggiunto € 33,4 mld, in aumento del 32,2%.
Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di maggio i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno continuato a registrare incrementi significativi (+25,4%) rispetto allo stesso mese del 2012, a fronte di un ammontare premi pari a € 4,6 mld, pari a quasi il 70% dell’intera nuova produzione emessa nel mese analizzato. Positivo, sia rispetto a maggio 2012 (+23,7%) sia rispetto al mese precedente (+57,3%), risulta essere l’andamento relativo alle polizze di ramo V che nel mese di maggio contabilizzano un volume premi contenuto e pari a € 174 mln (circa il 3% dell’intera raccolta di nuovi affari).
La restante quota (28%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che nel mese di maggio registrano un incremento del 66,5% rispetto all’analogo mese del 2012 (crescita superiore a quella realizzata nei tre mesi precedenti), a fronte di un ammontare pari a € 1,8 mld; vi ha contribuito esclusivamente la commercializzazione di polizze unit, prevalentemente di tipo “classiche”. Positivo anche l’andamento riportato dai contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 93 mln, in aumento del 27,0% rispetto a maggio 2012.
Il 72% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 75% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore all’analogo periodo del 2012 e che il 54% delle imprese (per una quota premi pari al 41%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+25,0%).
Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 94% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno diminuirebbe dal 25,0% al 23,6%.