Una banca dati unica europea per la registrazione di macchine e motorini. Per evitare tutte le noie burocratiche quando si deve trasferire da uno Stato a un altro un veicolo a motore. Questa l’indicazione fornita dalla relazione presentata in settimana alla Commissione mercato interno dell’Europarlamento. La proposta è della Commissione europea, che intende rendere operativo lo scambio dei documenti e la semplificazione delle procedure di registrazione relativi ai veicoli a motore che vengono trasferiti da un paese membro a un altro. La decisione sarà votata in plenaria all’Europarlamento a inizio 2014, e vuole superare l’impasse che creano le attuali norme in vigore. Esse prevedono infatti non sia possibile portare un’auto acquistata all’estero nel proprio paese di residenza, perché la registrazione nazionale temporanea non prevede l’assicurazione in altri stati membri. E neppure per le auto (rubate in un paese e registrate poi in un altro) è possibile la registrazione e la tracciabilità, perché non esiste ancora un sistema di scambio di informazione tra i diversi paesi. Con le nuove norme Bruxelles prevede un risparmio annuo di circa un miliardo e mezzo, grazie alla semplificazione della registrazione dei veicoli a motore da uno Stato all’altro e al seguente abbattimento della burocrazia esistente. In sostanza si tratta di creare un archivio europeo digitale che permetta lo scambio dei documenti e la semplificazione della procedura di registrazione. In questo modo si andrebbe incontro a una delle 20 esigenze più sentite dai cittadini comunitari, emerse dall’ultimo Eurobarometro. «Vogliamo dimostrare che il mercato unico sta funzionando», ha indicato a questo proposito il relatore della proposta, l’olandese Toine Manders. L’ultima iniziativa in materia risale a tre anni fa, quando nel 2009 si è tentato di liberalizzare il mercato Ue delle auto introducendo il «certificato di conformità», che permette l’acquisto di una macchina all’estero a completamento della direttiva 2007/46/Ce. Fino ad oggi, però, il mercato è rimasto rigido grazie alla burocrazia dei trasferimenti, delle immatricolazioni e delle assicurazioni complicate o non valide oltre confine.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito Internet dell’Europarlamento nelle sue pagine dedicate alla Commissione Mercato Interno: http://www.europarl.europa.eu/committees/it/imco/home.html.