di Roberta Castellarin

Le azioni del risparmio gestito sono state regine di borsa negli ultimi tre anni. Da luglio 2010 a luglio 2013 il titolo Banca Generali ha messo a segno una performance del 153%, quello di Azimut del 142% e quello di Mediolanum del 70%.

Dietro a questi numeri c’è la raccolta da record che stanno mettendo a segno le reti di promotori e di private banking italiane. Nel primo semestre 2013 Azimut ha raccolto 1,5 miliardi di euro, Banca Generali 1,4 miliardi eMediolanum 1,2 miliardi. Un fenomeno che non riguarda solo i tre big quotati. Sicuramente le reti di promotori sono quelle che hanno saputo meglio approfittare della debolezza delle banche per strappare clientela e masse. A dirlo sono i numeri. In base ai dati Assoreti, da inizio anno a fine maggio le società specializzate nella consulenza finanziaria hanno registrato una raccolta netta di 7,4 miliardi di euro.

 

Un dato che ha trovato conferma anche a giugno. MF-Milano Finanza ha raccolto i dati dei flussi netti nel primo semestre del 2013 delle società di maggiori dimensioni e ne emergono numeri da record. Le prime sei reti hanno registrato una raccolta netta di 8,7 miliardi da gennaio a giugno. Al primo posto per flussi netti c’è Banca Fideuram che ha registrato una raccolta netta di 1,6 miliardi di euro da gennaio a giugno. La maggioranza dei flussi per la società guidata da Matteo Colafrancesco ha riguardato i prodotti del risparmio gestito che hanno registrato entrate nette per 3,89 miliardi, mentre dall’amministrato ci sono stati riscatti netti per 2,2 miliardi. Segue Fineco Bank, che ha registrato flussi netti per 1,5 miliardi di euro. Merito anche di una campagna di reclutamento che continua e che ha portato a 68 nuovi ingressi da inizio anno per la società guidata da Alessandro Foti. Per Allianz Bank la raccolta netta nei primi sei mesi del 2013 si attesta a 1,4 miliardi di euro ed è più che raddoppiata rispetto ai primi sei mesi del 2012. In particolare, la raccolta netta nel risparmio gestito ha raggiunto nel semestre 1,4 miliardi, +75% rispetto al 2012. Allianz può contare su 1.869 promotori finanziari operativi, contro i 1.827 di giugno 2012. 

Ma per le tre realtà quotate anche il track record in borsa dà un appeal in più per reclutare nuovi uomini, allettati anche dai piani di stock option che permettono ai promotori di partecipare all’andamento della società. «Queste aziende stanno sicuramente vivendo un momento d’oro perché, grazie ai risultati raggiunti, possono investire in nuovi reclutamenti e si crea quindi un circolo virtuoso», sottolinea Marco Mazzoni della società di consulenza Magstat. «Tutto il mondo del private banking sta vivendo un buon periodo perché questa fascia di clientela ha risentito meno della crisi», aggiunge Mazzoni. Non solo. La debolezza del mercato immobiliare ha fatto sì che i Paperoni abbiano per il momento abbandonato la passione per il mattone per puntare di più sugli strumenti finanziari. Tanto fermento aiuta anche i passaggi di manager e promotori da una società all’altra. L’ultimo ai vertici aziendali è quello di Gianmaria Mossa, ex responsabile direzione marketing, business development e private banking di Banca Fideuram, oltre che consigliere di amministrazione di Fideuram Vita e Fideuram Fiduciaria, che è passato in Banca Generali. La società guidata da Piermario Motta ha affidato a Mossa la carica di co-direttore generale di Banca Generali e a lui riporterà tutta l’area commerciale della banca dal marketing alle reti distributive. Proprio la rete della banca ha continuato a crescere nei mesi scorsi. In Banca Generali infatti è entrata Elisa Feliciani, ex direttore filiale di Roma di Banca Albertini Syz. Sempre in Banca Generali sono inseriti Roberto Contin e Filippo Pastrello, entrambi ex Ubs di Padova. Mentre a Torino ha fatto il suo ingresso Andrea Dalla Porta, proveniente da Intesa Sanpaolo Private Banking.

Ha continuato la campagna di reclutamento anche Banca Fideuram. Tra gli ingressi più recenti ci sono quelli di Matteo Bisognin e Michele Maccan da Hypo Alpe Adria Bank, Adalberto Cogrossi da Banca Profilo, Felice Mannella Pitassi da Mps e daMediolanum Luigi Bacchi.

Mentre in Fineco sono approdati di recente Stefano Rusconi (ex Sofia Sgr), che lavorerà in Lombardia con l’area manager Marco Rossi; Attilio Venturi, che arriva da Ing Direct, opera invece in Veneto con Ottavio Corali, mentre Emanuele Orsi (che proviene da Cassa Lombarda) è in Lombardia con Franco Ravaglia. Se la mancanza di nuovi scudi fiscali ha frenato l’espansione delle banche estere, anche le realtà in Italia con una dimensione da boutique continuano a registrare buoni risultati. Di recente c’è stato un tris di ingressi per Cassa Lombarda: Paolo Barbieri, Tommaso Masini e Stefano Rappuoli, professionisti provenienti da diverse realtà bancarie con una lunga esperienza nel settore. (riproduzione riservata)