Le Generali compiono un altro passo sulla strada della razionalizzazione del gruppo e dell’ottimizzazione dell’allocazione del capitale indicata dal group ceo Mario Greco nel corso dell’Investor Day dello scorso gennaio.
Il prezzo per azione sarà poi soggetto a un potenziale aggiustamento in seguito alla valutazione nel processo di squeeze-out. La compensazione per cassa offerta agli azionisti di minoranza nell’ambito dello squeeze-out sarà calcolata sulla base del maggiore tra il prezzo medio ponderato di mercato degli ultimi tre mesi di GeneraliDeutschland e il valore intrinseco delle quote, determinato secondo gli standard valutativi tedeschi.
Dal punto di vista strategico, una volta completato lo squeeze-out, il Leone consoliderà l’intero risultato netto generato da Generali Deutschland, pari a 504 milioni nel 20121. Inoltre, dopo la conclusione della transazione e il delisting delle azioni,Generali prevede di ottenere efficienze, derivanti dal consolidamento fiscale che sarà realizzato in una fase successiva in Germania, e ulteriori sinergie operative. «Considerando queste sinergie e sulla base del prezzo dello squeeze out», si legge in una nota del Leone, «si prevede che l’investimento genererà valore in termini di utile per azione». A supporto dell’operazione e in linea con l’obiettivo del gruppo triestino di gestire il capitale e la liquidità in modo efficiente, Generali, assistita da Bnp Paribas, Morgan Stanley e Ubs, ha avviato il collocamento di 15,5 milioni di azioni proprie, pari a circa l’1% del capitale. Grazie a questo collocamento, l’acquisizione del 7% diGenerali Deutschland dovrebbe essere sostanzialmente neutra in termini di Solvency 1. (riproduzione riservata)