di Stefano Manzelli  

Revisione totale della disciplina sanzionatoria del codice della strada con graduazione degli importi delle multe e applicazione della decurtazione di punteggio anche ai conducenti minorenni. Ma anche via libera a una riforma dei ricorsi giurisdizionali e amministrativi. Sono queste in sintesi le maggiori novità contenute nello schema del ddl recante delega al governo per la riforma del codice della strada licenziato ieri dal preconsiglio dei ministri. I principi e i criteri direttivi a cui si ispira la riforma, che è apparsa come un fulmine a ciel sereno nell’agenda di governo, sono illustrati nell’articolo 2 del ddl. Riorganizzazione delle disposizioni del codice nell’ottica di una armonizzazione comunitaria con attuazione in sede delegificata della normativa comunitaria armonizzata. La revisione della disciplina punitiva in particolare andrà attuata entro 18 mesi dall’approvazione del ddl graduando le sanzioni in funzione della gravità, della frequenza e dell’effettiva pericolosità della condotta del conducente. Particolare attenzione dovrà essere riposta nella tutela degli utenti deboli ovvero pedoni e ciclisti. Nel ddl sono anche previste misure di semplificazione delle misure cautelari, delle misure penali e delle modalità di impiego dei controllori elettronici del traffico. Novità importanti per i minorenni che vedranno la piena applicabilità degli istituti sanzionatori, in parziale deroga alla legge 689/1981. Sarà inoltre revisionato anche il sistema dei ricorsi amministrativi e giurisdizionali. A queste riforme dovrà poi adeguarsi anche il regolamento stradale e per questo il disegno di legge prevede specifiche modalità di intervento, particolarmente rivolti alla semplificazione delle procedure burocratiche.

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