Sono stati circa 450 i disastri naturali registrati nella prima metà del 2012 e hanno provocato 26 miliardi di dollari di danni. Queste cifre emergono dal rapporto di Munich Re, secondo cui le perdite accusate dagli assicuratori sono pari a 12 miliardi.
Si tratta dunque di un semestre piuttosto tranquillo, con danni da catastrofi naturali che hanno avuto un impatto finanziario relativamente modesto se lo si paragona ad una media di costi pari a 75,60 miliardi di dollari registrati nei primi sei mesi degli ultimi dieci anni.
La media per le perdite assicurate è anche inferiore alla media di circa 19,20 miliardi.
Nella prima metà di quest’anno i danni maggiori sono stati provocati dai tornado e dagli incendi forestali negli Stati Uniti, dove si è concentrato il 61% dei costi totali e l’85% delle perdite consolidate nel periodo. Solo il 16% del totale dei costi e il 10% delle perdite assicurate sono ascrivibili all’Europa dove, oltre alle tempesta invernale Andrea, spiccano i danni provocati dai terremoti avvenuti in maggio nel modenese.