Unipol invita il Cda e il Collegio Sindacale di Premafin a procedere con l’aumento di capitale che era stato deliberato lo scorso 12 giugno, sottolineando che se ciò non dovesse accadere si verificherà “un grave adempimento”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla compagnia bolognese nella quale si precisa che “con la presente Unipol intende, per un verso richiamare Premafin Finanziaria Spa a rispetto degli obblighi contrattualmente assunti nei confronti assunti nei confronti di Ugf stessa con il contratto stipulato il 29 gennaio 2012, e per altro verso, invitare la vostra società a fornire al Custode Giudiziale un quadro informativo completo tale da consentirgli di comprendere come nelle circostanze la posizione di Ugf e quella della cordata Sator-Palladio non siano tra loro in alcun modo comparabili e l’eventuale differimento da parte vostra dei tempi per procedere al completamento dell’operazione concordata sia idoneo ad arrecare a Ugf e a Premafin danni gravissimi e irreparabili”.
“Ugf”, continua la nota, “ha già acquistato il diritto a far parte della società Premafin e a ottenere le relative azioni in dipendenza della delibera di approvazione dell’aumento di capitale Premafin; la revoca della delibera non risulta, dunque, neppure possibile poiché non potrebbe in ogni caso eliminare i diritti acquistati da Ugf sulla base della stessa. E’ evidente che la sospensione del progetto di integrazione in attesa che sia convocata e tenuta la nuova assemblea di Premafin, con le scadenze pattuite e previste dall’accordo di investimento, dal Piano di risanamento e dalla convenzione che prevedono come condizione essenziale la sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte di Ugf entro e non oltre il 20 luglio 2012”.
“Qualora le condizioni sospensive dell’accordo di investimento non dovessero verificarsi e essere debitamente rinunziate entro il 20 luglio 2012, l’accordo di investimento dovrà intendersi definitivamente risolto e privo di efficacia, con tutte le conseguenze pregiudizievoli sopra illustrate, anche nei confronti di tutti gli azionisti Premafin”, continua il documento.
“L’eventuale inadempimento da parte di Premafin a quanto previsto dall’accordo imporrebbe alla scrivente società di agire, anche nell’interesse dei propri azionisti, nei vostri confronti per i danni conseguenti all’inadempimento dell’accordo di investimento”, si legge.
“Pertanto Ugf invita il Cda e il Collegio Sindacale di Premafin a dare corso a quanto previsto dall’accordo e portare a compimento l’aumento capitale Premafin deliberato dall’assemblea straordinaria del 12 giugno scorso”, conclude la nota.
La parola spetta oggi al Cda di Premafin che si è riconvocato per decidere se accogliere la richiesta di convocare una nuova assemblea degli azionisti presentata dal custode giudiziario del fondi off shore dei Ligresti, Alessandro Della Chà, per revocare il via libera ad Unipol.