di Anna Messia
Niente eccezioni e sospensioni di sorta. La nuova normativa sulle polizze legate ai prestiti va applicata, così com’è, fin da subito, visto che è già operativa, rendendo possibile al consumatore confrontare altri due preventivi differenti quando va allo sportello per chiedere un mutuo oppure un prestito. Il chiarimento, secondo quanto ricostruito da MFMilano Finanza, è arrivato dall’Isvap qualche giorno fa, dopo che le banche, a metà giugno, avevano scritto all’autorità di controllo del settore assicurativo segnalando il rischio di un back out estivo per i mutui assistiti da una polizza assicurativa. Secondo le banche, che avevano aggiunto tra i destinatari della missiva anche Banca d’Italia e il ministero dell’Economia e delle Finanze, era addirittura a rischio la continuità nell’erogazione dei mutui sia a luglio sia ad agosto, proprio a causa delle nuove norme sulla vendita delle polizze legate ai mutui, entrate in vigore il 1° luglio. Norme introdotte dal decreto Liberalizzazioni, in cui si stabilisce che qualora una banca o un intermediario finanziario condizionino l’erogazione del prestito o del mutuo alla stipula di una polizza Vita, il cliente dovrà avere a disposizione, oltre alla proposta «della casa», almeno altri due preventivi di differenti gruppi assicurativi a esso non riconducibili. E l’Isvap, nel regolamento di attuazione predisposto lo scorso aprile, ha chiarito che per non essere «riconducibili alle banche», le compagnie assicurative non solo non devono avere creato joint venture con gli istituti di credito (il modello che finora ha dominato il mercato) ma non devono neppure avere siglato con essi semplici accordi di distribuzione. Insomma tra le banche e le compagnie di assicurazione non devono esserci rapporti d’affari. A questo punto, però, come fanno le banche a reperire i preventivi da presentare ai clienti? L’unico modo per conoscere le offerte assicurative è consultare i siti internet delle compagnie, che saranno obbligate a pubblicare online le caratteristiche della loro offerta. Ma solo dal 1° settembre. «L’Isvap ha posto un diverso termine alle banche e alle imprese di assicurazione per l’adeguamento alla nuova normativa imposto dal regolamento», aveva sottolineato l’Abi nella lettera inviata il 15 giugno, «mentre infatti le imprese di assicurazione hanno tempo fino al 1° settembre per realizzare il preventivo online, le banche sono chiamate fin dal 1° luglio a operare in conformità alla nuova normativa». In questi due mesi, è la conclusione dell’Abi, le banche non avrebbero a disposizione gli strumenti per applicare correttamente la norma. Ma secondo l’Isvap non ci sono scuse, le legge è subito operativa e le banche devono adoperarsi per «tutela il consumatore». Come si stia regolando il mercato dei mutui in questi giorni non è dato sapere. I dati di luglio e agosto saranno diffusi solo dopo l’estate. Ma di sicuro le nuove norme non stanno aiutando un settore che tra l’altro, a causa della stretta creditizia, vive già in un momento di asfissia: da gennaio a giugno, secondo i dati recentemente diffusi da Crif, c’è stato un calo delle nuove erogazioni di mutui del 44% rispetto al primo semestre dello scorso anno. E in questi giorni le banche hanno una ragione in più per rinviare l’erogazione. Almeno fino a dopo l’estate. (riproduzione riservata)