Nel 2011 le imprese assicurative vita e danni hanno registrato complessivamente un risultato negativo per 3.672 milioni di euro circa (2010: -703 milioni di euro), pari ad una incidenza assoluta sui premi lordi contabilizzati del 3,3% (0,6% nel 2010).

Il deterioramento del risultato di esercizio ha interessato entrambe le gestioni. In particolare:

– nel settore vita si conferma una sensibile riduzione del risultato d’esercizio che da un utile di 296 milioni di euro del 2010 è passato ad una perdita di 2.676 milioni di euro del 2011, pari ad una incidenza assoluta del 3,5% sui relativi premi lordi contabilizzati (2010: 0,3% dei premi lordi contabilizzati);

– nel comparto danni una perdita per 996 milioni di euro circa (2010: perdita di 998 milioni di euro), pari al 2,6% dei premi lordi contabilizzati del ramo (2010: 2,7% circa).

Il rendimento sul capitale nel 2011 è stato quindi negativo (pari a – 7,6% ; 2010: -1,4%). Per la gestione vita il ROE è risultato pari a -9,5% (2010: 1%), mentre per quella danni è stato pari al -5% (2010: -4,8%).

I rami vita

La gestione vita ha riportato nel 2011 un risultato del conto tecnico negativo per 3.381 milioni di euro (2010: -266 milioni di euro). Il risultato di esercizio ha risentito principalmente del sensibile calo del risultato tecnico.

Conto Economico gestione vita

(Imprese nazionali e rappresentanze imprese extra UE)*
(portafoglio italiano ed estero – diretto e indiretto)

Nell’esercizio 2011 la gestione tecnica ha registrato un decremento della raccolta del 18% (2010: +11%), contestualmente ad una contemporanea riduzione dei proventi della gestione finanziaria ordinaria al netto degli oneri patrimoniali e finanziari (-31%; da 9.279 milioni di euro nel 2010 a 6.436 milioni di euro nel 2011). I n particolare, gli oneri patrimoniali e finanziari sono aumentati essenzialmente a causa delle rettifiche di valore sugli investimenti (8.134 milioni di euro nel 2011; 4.324 milioni di euro nel 2010).

Gli oneri relativi ai sinistri sono aumentati rispetto al precedente esercizio (+11% circa), raggiungendo una incidenza del 98% sui premi lordi contabilizzati (2010: 72,8%).

In dettaglio, gli oneri relativi ai sinistri del portafoglio diretto italiano sono stati pari a 73.699 milioni di euro, derivanti per il 63% circa da riscatti (2010: 54%) e per il 31% da capitali e rendite maturate

(2010: 39%). Nel 2011 l’expense ratio (spese di gestione sui premi contabilizzati) pari al 5,2% si è incrementato seppur lievemente (2010: 4,8%; 2011: 5,2%), anche in conseguenza della significativa riduzione della raccolta premi. Le provvigioni di acquisizione hanno inciso per il 59% sulle spese di gestione (2010: 62,5%), le altre spese di acquisizione per il 18% (2010: 15,4%) e le provvigioni di incasso per il 6% (2010: 6,3%).

Il calo della produzione assicurativa ha prodotto un ridotto incremento delle riserve matematiche e delle altre riserve di classe C (+ 5% circa): queste comportano infatti nel 2011 una variazione negativa a conto economico pari a 15.876 milioni di euro (2010: -37.359 milioni di euro). Le riserve tecniche di classe D, che nel 2010 erano state caratterizzate da una riduzione per 5.030 milioni di euro circa (-4% circa), hanno subito un decremento di 13.150 milioni di euro (-12%).

L’attività ordinaria ha riportato anche nel 2011 un risultato negativo per 3.706 milioni di euro (2010: -5 milioni di euro circa). Il rapporto tra il risultato dell’attività ordinaria ed i premi lordi contabilizzati per il 2011 è negativo per il 5% (2010: -0,01%).

Da ultimo, i proventi straordinari al netto degli oneri, si riducono sensibilmente dai 396 milioni di euro del 2010 agli 88 milioni di euro del 2011 rispetto al 2010 (-78%).


I rami danni

Una perdita di esercizio pari a 996 milioni di euro (2010: – 998 milioni di euro) ha caratterizzato il risultato dei rami danni nel 2011.

I l risultato del conto tecnico è stato positivo per 100 milioni di euro (2010: negativo per 375 milioni di euro nel 2010), nonostante la stabilità nel complesso degli oneri relativi ai sinistri (+0,4% rispetto al 2010).

Al risultato positivo ha contribuito, principalmente la stabilità degli oneri per sinistri rispetto al 2010. Si è quasi dimezzata la quota dell’utile degli investimenti trasferita dal conto non tecnico (635 milioni di euro nel 2011; 1.095 milioni di euro nel 2010).

Nella gestione ordinaria il deterioramento dei proventi netti da investimenti congiuntamente a quello degli altri proventi netti, pari, rispettivamente, a -94 milioni di euro ed a -910 milioni di euro ha comportato il peggioramento del risultato della gestione ordinaria che si è attestato a -1.539 milioni di euro (2010: -1.359 milioni di euro).

Infine, l’apporto dei proventi straordinari al netto degli oneri rispetto al risultato di esercizio è risultato invece in considerevole aumento (388 milioni di euro contro i 218 milioni di euro del 2010).

La sinistrosità di bilancio evidenzia un miglioramento: il loss ratio (rapporto tra gli oneri per sinistri ed i premi di competenza) è passato dal 77,4% del 2010 al 75% del 2011.

Le spese di gestione permangono stabili e la loro incidenza sui premi di competenza è stata pari a circa il 25%.

Di seguito, si riporta per i rami danni la sintesi del conto economico della gestione.

Tab. 8 Conto economico – gestione danni
(Imprese nazionali e rappresentanze imprese extra UE )*
(portafoglio italiano ed estero – diretto e indiretto)