Riportiamo di seguito una lettera del Coraggio di Cambiare, corrente interna al Sindacato Nazionale Agenti, contenente riflessioni sui primi sei mesi di presidenza di Claudio Demozzi e sulla nuova normativa dei tre preventivi rca.
Care Colleghe e Cari Colleghi,
sono trascorsi sei mesi dalle ultime elezioni del nostro Sindacato e il movimento di opinione “Coraggio di Cambiare” che comprende al suo interno, oltre ad alcuni Presidenti di Gruppo, anche diversi Provinciali dello SNA come pure numerosi semplici iscritti allo stesso, dopo aver letto l’intervista rilasciata a Intermedia Channel (e dallo stesso pubblicata) dal presidente nazionale del Sindacato Nazionale Agenti, ritiene sia giunto il momento di fare alcune considerazioni, esercitando altresì quel sacrosanto diritto di critica, proprio di ognuno di noi, ma forse ancora troppo poco esercitato, circa quanto accaduto in questo primo semestre di legislatura, anche alla luce degli ultimi eventi, la cui portata rischia di mettere fuori gioco una parte considerevole di noi agenti, intermediari, professionisti, in assicurazioni.
Pensiamo sia utile partire da un esempio di recentissima attualità relativo a un tema a noi vicino la cui trattazione conferma, per modus operandi e risultati raccolti, in modo chiaro e inequivocabile, come l’intera categoria si trovi in balia degli eventi a causa dell’insipienza e di un inspiegabile egocentrismo dei suoi vertici.
È in sede di pubblica consultazione lo schema di Regolamento Isvap n.49/2012 concernente la definizione dello standard di modalità operative per l’applicazione delle disposizioni relative all’obbligo di confronto delle tariffe RCA.
Da una prima lettura dello schema di Regolamento emergono numerosi aspetti che, se confermati, renderebbero ingestibile il settore RCA per la maggioranza degli Agenti, con una crescita esponenziale dei costi di gestione e dei tempi da dedicare alle attività amministrative a fronte di un vantaggio a somma zero per i consumatori.
Ancora una volta il Regolatore ha ritenuto di porre a carico esclusivo degli Agenti di assicurazione un nuovo numero rilevante di adempimenti, pena l’applicazione di sanzioni severissime, aggravando in tal modo il già presente squilibrio presente tra diversi soggetti attivi in ambito RCA, con un provvedimento che prefigura un chiaro e diretto attacco alle agenzie tradizionali, a tutto vantaggio del canale diretto per il quale tale obbligo, invece, non sussiste.
L’ISVAP (peraltro nelle more della sua soppressione e della contestuale nascita dell’IVARP) ha peggiorato quanto proposto dal legislatore allargando l’operatività dell’art. 34 non solo alle nuove emissioni, ma a tutte le scadenze annuali. Per quest’ultimo aspetto confidiamo però in un’interpretazione più elastica, almeno per le polizze che già prevedono il tacito rinnovo automatico.
Non solo, gli Intermediari dovranno scrupolosamente attenersi alle disposizioni previste dall’art.47 del Reg. Isvap n° 5 in tema di correttezza, trasparenza, diligenza e professionalità in relazione al rilascio dei suddetti preventivi, con conservazione della relativa documentazione attestante l’indicazione dei preventivi rilasciati e il nome delle due compagnie.
Nel leggere il documento in parola siamo inoltre rimasti alquanto stupefatti nell’apprendere che, mentre l’Ania e una parte dei consumatori avevano proposto all’Isvap l’adozione di un’informativa standardizzata e precostituita che avrebbe comportato la consegna di profili di contraenti-tipo con evidenza della tariffa di riferimento, un’altra parte dei consumatori e le principali associazioni sindacali degli agenti, hanno invece, proposto, testualmente, che “vadano forniti al cliente preventivi ad hoc, cioè personalizzati, in relazione alle caratteristiche specifiche del singolo soggetto in quanto maggiormente rispondenti allo spirito ed alle finalità della norma”.
Purtroppo l’Isvap ha ignorato la proposta di ANIA e di parte dei consumatori. Sembrerebbe, infatti, aver condiviso quella attribuita anche alle associazioni degli agenti scegliendo come “opzione regolamentare la presentazione di almeno 3 preventivi personalizzati”.
A questo punto, prima di proseguire, spontaneo e’ chiedere, ma soprattutto avere, un chiarimento circa la portata e il contenuto delle proposte/richieste avanzate, ovvero una pronta e decisa smentita da parte di SNA e UNAPASS, anche per evitare di cadere addirittura nel grottesco.
Tornando a noi, e al documento di consultazione ISVAP n° 49/2012, la priorità del tema ha sollecitato fin da subito il Comitato dei GAA a formulare una precisa e tempestiva richiesta di incontro tra SNA, UNAPASS e Gruppi Agenti nel luogo e a una data preventivamente concordata tra le parti, che non sia a cavallo del termine ultimo utile a presentare le osservazioni al documento in pubblica consultazione. In sintesi la proposta formulata dallo SNA di incontrarsi il 23 luglio prossimo e’ sicuramente tardiva. Ancor più’ se correlata alla mole di lavoro che un siffatto ordine di regolamento sottende nelle more della sua pubblica consultazione, se si vuole tenere conto del destino della professione, e al rispetto del termine ultimo per la presentazione delle rispettive osservazioni che, ricordiamolo, e’ il 25 luglio 2012.
Se vogliamo sperare di raccogliere un risultato e’ tempo di accantonare le diatribe interne e fare fronte comune unendo tutte le nostre forze. TUTTI insieme, SNA, UNAPASS e GRUPPI AGENTI, dobbiamo presentare con urgenza le nostre osservazioni e proposte. E se necessario attivarci con iniziative, anche di mobilitazione, in tutte le sedi istituzionali e politiche, compreso il T.A.R., o la Corte di Giustizia Europea, a sostegno di chi non è più disponibile a veder disperdere il proprio lavoro e la propria professione.
In tal senso, offriamo, da subito, un contributo indicando per titoli quelle che sono, a nostro parere, le indicazioni da inviare alle autorità entro il 25 luglio p.v.:
1) analogia a compagnie telefoniche, vale dire non preventivi ad hoc ma semplice banner, in particolare quando arrivano anche alle agenzie tramite internet richieste di preventivo sul sito web agenziale;
2) le modifiche regolamentari e gli effetti che ne derivano, devono rivolgersi, quindi valere, nei confronti di chiunque intermedi , indipendentemente dalla sezione del RUI di appartenenza (banche, poste, dirette ….);
2) preventivi standardizzati come proposta da Ania e non a 3 preventivi ad hoc;
3) la nuova norma deve valere solo per i contratti di nuova emissione e non in caso di semplice rinnovo di rate a scadenza, in particolare per le polizze che già prevedono il tacito rinnovo;
4) proroga dell’entrata in vigore di almeno 6 mesi. Sul regolamento è scritto che entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione, quindi presumibilmente il 1 agosto. Sarebbe una pazzia!
5) facoltà per cliente di poter esplicitamente rinunciare ai 3 preventivi. (il riferimento e’ al diritto di rinuncia così come già contemplato per l’adeguatezza oppure per i prodotti finanziari)
Non possiamo nascondere che, ancora una volta, è apparsa con chiarezza la situazione in cui ci troviamo.
Tale nuova norma dell’Authority, che non è difficile considerare punitiva nei confronti della nostra categoria, è, infatti, il frutto della nefasta politica sindacale sin qui condotta dalle associazioni di categoria, condita da atteggiamenti estemporanei, contraddittori e del tutto inadeguati alla situazione.
E’ estremamente grave, da parte di chi si considera impropriamente il maggior sindacato di categoria (posto che ne rappresenta soltanto 1/3), l’aver pervicacemente insistito su una linea di condotta volta alla costruzione di agenzie del futuro improbabili, attraverso una fioritura di corsi di formazione continua e volta a sviluppare il plurimandato, quando la massima parte degli iscritti allo Sna, che vive ben altro tipo di realtà, rischia di trovarsi, adesso, in stato di pre-fallimento per l’aggravarsi dei propri costi di gestione.
Ribadiamo, pertanto, quanto già più volte detto: il plurimandato è una grande conquista sindacale che deve rimanere uno strumento di libertà e non di obbligo, continuando ad essere usato da chi ne ravvede l’interesse per il proprio business.
Ma, cosa ancora più grave, il fatto che, ai ripetuti inviti dei Gruppi Agenti si è sistematicamente risposto con arroganza e protervia, come nel caso dell’invito formulato dai 12 presidenti di Gruppo a riunirsi intorno ad un tavolo per parlare di una concreta unificazione sindacale e per discutere le linee guida per la costituzione di un nuovo modello di associazione, più rispondente alla realtà del momento e che rappresenti la categoria, fino a giungere alla messa in mora degli stessi cui e’ stato dato il termine di 15 giorni per dare spiegazioni. Ma di cosa?… e questa sarebbe propensione all’unificazione della categoria? (vedi allegati)
Sarebbe anche semplice in questa fase ripercorrere i disastri conseguenti a circa 180 giorni di governo dell’attuale Esecutivo SNA. Crediamo tuttavia sufficiente elencarne i successi: ZERO!
A meno che non si vogliano considerare tali:
– il licenziamento del Direttore senza alcuna motivazione;
– l’azzeramento di tutti i componenti dei precedenti Gruppi di Lavoro e la loro sostituzione con persone vicine e allineate all’Esecutivo
– il viaggio studio negli Stati Uniti per costruire “il ponte sul mondo”. Forse, sarebbe stato più razionale costruire prima quello sullo stretto di Messina, dove ci sono agenti che non riescono a trovare neanche un mandato!
– il nulla in ambito di confronto con Ania, la quale ha espressamente manifestato la necessità di dialogare con gli agenti ma nonostante ciò non intende farlo con questo Esecutivo Nazionale, le cui ripetute richieste di incontro sono rimaste finora inevase;
– l’inasprimento della conflittualità con i sindacati dei dipendenti;
– la rottura con 12 Gruppi Agenti
– la questione Unipol-FonSai con decisioni unilaterali, senza ascoltare la volontà espressa dai Gruppi Agenti interessati, con il flop della manifestazione di Torino (100 o 200 partecipanti non cambia il risultato) e la successiva imbarazzante replica delle OO.SS dei dipendenti;
– il silenzio assordante sull’avvio della discussione della Direttiva Europea sull’Intermediazione IMD2, che è stata già pubblicata in data 3 luglio u.s.
– ecc. ecc.
In un tale contesto, nel quale la strategiaadottata, ammesso che si possa definire tale, ha fatto sì che la categoria degli Agenti di assicurazione risultasse, all’evidenza, quella maggiormente penalizzata, si continua a ritenere che l’investitura elettiva, con uno scarto di soli 8 voti, possa giustificare un solipsismo che annichilisce ogni forma di confronto e che non ha tenuto, e non tiene, in alcuna considerazione le esigenze, le istanze e i suggerimenti di chi ha visioni politiche e strategiche diverse e che appartiene alla maggioranza degli Agenti, quelli veri! Professionisti che operano tutti i giorni sul mercato.
A nulla è servito quanto emerso in sede di Comitato Centrale lo scorso aprile, in occasione del quale la stragrande maggioranza degli intervenuti chiedeva una necessaria quanto urgente inversione di rotta.
Siamo convinti che un minor esibizionismo dell’ego e un maggior senso di autocritica e umiltà avrebbero certamente giovato al nostro Sindacato.
Crediamo tuttavia che questi risultati, oltre all’inadeguatezza dell’Esecutivo, siano anche conseguenti a una struttura e a un modo del tutto superato di intendere la rappresentatività della categoria che non può permettersi di attendere riforme o fusioni per incorporazioni che non avverranno mai.
Per questo motivo riteniamo indispensabile, lo ripetiamo, riunire tutte le forze, senza alcuna ambizione personale e mire di poltrone. Non siamo più disponibili a veder disperdere frutti e valori del nostro lavoro e della nostra professione; e ciò indipendentemente dalla volontà degli attuali vertici Sna.
Ed è anche per questo che anche noi, appartenenti al Coraggio di Cambiare, proprio per il bene del nostro sindacato e per il futuro della nostra categoria, riteniamo positiva, condividendola, l’iniziativa portata avanti dai 12 presidenti di andare avanti nel farsi promotori, unitamente agli altri Gruppi Agenti, del progetto di unificazione della categoria in una “casa comune” denominata A.N.A. – Associazione Nazionale Agenti di Assicurazione.
L’alternativa è la marginalizzazione da un mercato che si tenta di modificare con regole dirigistiche senza logica e che ci porterà piano piano a un lento ma sicuro crepuscolo.
Non dimentichiamo che anche alcuni storici partiti politici, come la DC, il PCI, il MSI, se negli anni 90 non si fossero rinnovati, cambiando anche la sigla, oggi non esisterebbero più.
Concludiamo questa nostra missiva invitando tutti a riflettere su quanto è necessario fare urgentemente, senza continuare a lamentarci per poi non prendere mai alcuna concreta decisione.