Sulla base della Convenzione ONU, ratificata con legge nazionale del 3 marzo 2009, n. 18, l’Italia è tenuta ad adottare tutte le misure idonee al fine di “vietare nel settore delle assicurazioni le discriminazioni a danno delle persone con disabilità, che devono poter ottenere, a condizioni eque e ragionevoli, un’assicurazione per malattia…”
Per dare esecuzione a tali prescrizioni l’ISVAP ha costituito un tavolo tecnico con la partecipazione dell’ANIA e di alcune Associazioni (Progetto Itaca e Unasam) nonché con il supporto di numerose altre Associazioni del settore, che recentemente ha concluso i propri lavori ritenendo che si debba garantire il principio di parità di trattamento nei confronti delle persone con disturbi mentali o che assumano farmaci psicotropi nell’ambito di una terapia medica, eliminando le clausole dei contratti malattia che precludono loro l’accesso alla relativa garanzia assicurativa.
Alla luce di tali intese, l’ISVAP richiama le imprese ad un sollecito adeguamento delle proprie polizze malattia alle prescrizioni della normativa soprarichiamata, eliminando dalle condizioni generali le disposizioni che pregiudizialmente collocano i malati di mente tra le “persone non assicurabili”, e prevedendo nel contempo la possibilità di accedere a coperture assicurative ai soggetti portatori di handicap mentali o che assumono farmaci psicoptropi a scopo terapeutico. L’Istituto auspica, in ogni caso, che le imprese adottino anche nell’ambito dei rami infortuni un comportamento proattivo nell’assicurare i soggetti con tali problematiche.
L’ISVAP esprime apprezzamento nei confronti di quelle imprese che già hanno eliminato dalle proprie polizze talune limitazioni e invita tutte le altre ad avviare analoghe iniziative, al fine di offrire sul mercato, già dalla fine del 2012, polizze assicurative fruibili dai portatori di handicap mentali.