Pubblichiamo in allegato le osservazioni ANIA alla bozza di regolamento nr 49/2012 per la regolamentazione dell’art. 34.
L’ANIA sottolinea che la bozza di regolamento appesantisce ulteriormente quanto previsto dall’art. 24 a carico degli intermediari. “La norma primaria non esige pertanto né obblighi di consegna documentale né modalità specifiche di fornitura delle informazioni sulla tariffa e sulle condizioni di contratto. Anche la dichiarazione sottoscritta dal cliente di aver ricevuto l’informativa, pena la nullità del contratto sottoscritto, si riferisce, appunto alle “informazioni” ricevute e non alla necessità che le stesse siano da consegnarsi materialmente”. Oneri che determinerebbero “un’inutile e costosa complicazione delle procedure di rilascio delle polizze, senza raggiungere l’obiettivo di un’informativa corretta, trasparente e esaustiva sulle offerte presenti sul mercato”.
Da una prima stima effettuata dall’ANIA, si è calcolato che il sistema così delineato determinerebbe un aggravio di costi per gli intermediari di circa 390 milioni di euro all’anno.
L’ANIA propone all’ISVAP di riconsiderare l’impianto delle modalità operative annunciate, valorizzando l’unico sistema di confronto tariffario che darebbe garanzie di esaustività e correttezza delle informazioni da rendere agli assicurati. “Le imprese, infatti, hanno già attivati i collegamenti con il Preventivatore Unico gestito dall’ISVAP. Con adeguate implementazioni il sito potrebbe soddisfare in modo completo l’obiettivo di informativa sui prezzi e sulle principali caratteristiche dei contratti. La consegna di circa 1 miliardo e 400 milioni di fogli di carta in più potrebbe essere sostituita da consultazioni tracciate per fornire la prova della consulenza prestata agli assicurati”.
L’ANIA chiede inoltre un periodo transitorio nella fase di implementazione del
“Tuopreventivatore” di dodici mesi dal completamento dell’analisi del progetto per poter “rendere operative le soluzioni prospettate, efficienti e chiaramente vantaggiose anche per l’assicurato”.
Nel frattempo, per informare il cliente gli intermediari dovrebbero poter utilizzare anche una informativa standardizzata e precostituita, che comporterebbe la presa visione di alcuni profili standardizzati di contraenti-tipo (individuati dall’ISVAP e pubblicati da ciascuna impresa sul sito) che, oltre alla tariffa “di riferimento”, potrebbero riportare le informazioni principali sui contenuti contrattuali dei prodotti.