A meno di due settimane dalla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra del prossimo 27 luglio la G4S, società che si è aggiudicata un appalto da oltre 500 milioni di sterline per fornire 10.000 addetti alla sicurezza, fa sapere che non riuscirà a completare il percorso di addestramento di circa 9.000 vigilantes destinati al controllo di zaini e borse di spettatori in oltre 100 siti olimpici. Un problema di non poco conto che il governo inglese pensa di risolvere richiamando circa 3.500 soldati impegnati in Afghanistan e dirottarli sulle strade della capitale, andando così a rimpolpare l’attuale schieramento di 13.500 militari già destinati alla sicurezza.
Le falle dei sistemi di sicurezza sarebbero evidenti. Secondo quanto ha anticipato Sky News
entrare nei siti olimpici armati non sembrerebbe un’impresa titanica, visto che durante le esercitazioni delle scorse settimane risultava un allarmante 50% di chance di entrare armati nei siti olimpici. Certo, si spera che negli ultimi giorni le tecniche siano state affinate, ma l’allarme resta alto. Tanto è vero che è stata ventilata l’ipotesi di cancellare l’appuntamento proprio per ragioni legate alla sicurezza. Ma quanto costerebbe annullare i Giochi Olimpici con le 302 gare che coinvolgeranno 10.500 atleti, provenienti da 200 paesi?
Una cifra enorme. Secondo una stima realizzata da Munich Re, che ha assunto la copertura assicurativa della manifestazione, l’eventuale cancellazione di Londra 2012 a causa di attacco terroristico o di calamità naturale comporterebbe per l’industria assicurativa, oneri economici pari a 4 miliardi di euro. Di questi, 350 milioni di euro sarebbero a carico della stessa Munich Re.
La copertura assicurativa dei Giochi comprende, tra l’altro, i costi emergenti e il lucro cessante per le diverse società impegnate nell’evento. Al solo fine di garantire la sicurezza, il Governo britannico si è impegnato a sostenere spese per un totale di 1 miliardo di sterline (somma corrispondente a circa il 10% dei costi organizzativi).
A differenza delle Olimpiadi di Pechino – caratterizzate da una maggiore esposizione al rischio di terremoto –, nel caso di Londra l’attenzione degli esperti del settore è rivolta ai pericoli rappresentati dal rischio terrorismo e alle conseguenze di eventuali inondazioni causate da episodi di violento maltempo estivo (“flash flooding”).
Per contro, nelle relative coperture assicurative non sarebbe incluso il rischio di un’eventuale modesta partecipazione all’evento da parte del pubblico (sono previsti nove milioni di presenti alle gare, in qualità di spettatori).