Una batosta in arrivo per le famiglie. Un nucleo familiare monoreddito (30 mila euro), con due figli e moglie a carico fiscale, che oggi chiede al fisco il rimborso delle spese mediche (500 euro) e d’istruzione (2.100 euro), dovrà sborsare 795 euro in due anni (636 euro a regime). È il quadro che si attende dal taglio automatico di incentivi e agevolazioni, previsto nella legge n. 111, la cosiddetta Manovra correttiva, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 164 del 16 luglio, in caso di mancata attuazione della riforma dell’assistenza. Paradossalmente, a pagare di più saranno proprio i contribuenti oggi maggiormente aiutati: famiglie con figli (e più ce ne sono, più il conto sarà salato), pensionati con badanti, studenti e così via. Il governo ha censito tutti gli incentivi e le agevolazioni arrivando a elencarne più di 480, per oltre 161 miliardi di euro di benefici per famiglie e imprese. Un elenco di bonus sul quale pende la scure del taglio lineare del 5% per l’anno 2013 e di un ulteriore 15% a partire dall’anno 2014, qualora entro il 30 settembre 2013 non si dovesse arrivare alla prevista attuazione della delega di riordino.
ItaliaOggi Sette ha fatto un po’ di conti in tasca: la famiglia monoreddito, come si accennava per esempio, potrebbe ritrovarsi a subire un aumento di «imposte» (in via diretta), non potendo più fruire degli sconti fiscali per carichi di famiglia e per costi e spese detraibili in misura intere, di 159 euro nel 2013 (taglio del 5%) e di 636 euro dal 2014 (taglio del 20%). A chi ha figli all’università e una prima casa acquistata con mutuo la situazione potrebbe addirittura peggiorare. Per esempio, un nucleo familiare monoreddito (25 mila euro annui), con moglie e due figli a carico, spese mediche di 1.500 euro, una casa con rendita di 1.750 euro e interessi per mutuo di 3.900 euro, e spese di istruzione per 2.100 euro, potrebbe ritrovarsi a pagare 244 euro in più nel 2013 e 978 euro in più ogni anno a partire dal 2014.
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