Lussemburgo in rosso anche nel 2010 per i fratelli Ligresti. Come emerge dai bilanci depositati nel Granducato Canoe, Limbo Invest e Hike sSecurities, le finanziarie che fanno capo rispettivamente a Giulia Maria, Paolo e Jonella Ligresti e che controllano ciascuna un 10% di Premafin, hanno segnato alle fine dello scorso anno perdite comprese tra 66mila e 63mila euro, dopo aver chiuso il 2009 con un rosso di entità analoga. A mancare all’appello scorso sono stati ancora gli utili da partecipazioni che nel 2008 avevano garantito a ciascuna profitti dell’ordine di 430-440mila euro. Nessuna variazione di rilievo, peraltro, sul valore delle quote stesse che nei documenti lussemburghesi non vengono specificate e sono contabilizzate per poco più di 36,3 milioni da tutte e tre le holding, 3mila euro in meno sul 2009. «Le quote in società collegate, le partecipazioni e i titoli aventi caratteri di immobilizzazione sono valorizzate al minimo del loro prezzo di acquisizione o al valore stimato dal cda senza compensazione tra plusvalenze e minusvalenze individuali», spiegano i bilanci. Ai valori attuali Premafin capitalizza attorno a 170 milioni.