Leonardo del Vecchio torna a comprare azioni Generali. L’imprenditore agordino, ex consigliere esecutivo della compagnia fino alle dimissioni presentate in polemica lo scorso febbraio, era rimasto azionista del gruppo di Trieste con una quota dell’1,87%, tramite la holding Delfin. Una partecipazione che Del Vecchio aveva deciso di mantenere sperando in una ripresa del titolo. E ora ha preferito aggiustare il tiro: rispetto ai valori di carico che risultano attorno a 27 euro, Delfin ha deciso infatti di mediare il prezzo arrotondando al 2,002%, soglia considerata rilevante dalla Consob, la partecipazione in un titolo che attualmente quota attorno a 13 euro. Ieri era anche prevista la riunione del comitato per il controllo interno delle Generali che avrebbe dovuto prendere una decisione in merito alla svalutazione operata da Telco per 1,2 miliardi della partecipazione del 22,4% detenuta in Telecom decisa dalla holding di cui il Leone è azionista. Ma il comitato, composto da Alessandro Pedersoli, Carlo Carraro e Cesare Calari, che ha il compito di assistere il consiglio di amministrazione in questa scelta, ha preferito rinviare il dossier a una nuova riunione che è già stata fissata in agenda per il 4 agosto. Proprio alla vigilia del board del gruppo triestino chiamato a decidere sui conti semestrali si dovrà dunque decidere se recepire la svalutazione già decisa da Telco in base alla valutazione di Lazard sul titolo Telecom: 1,8 dai precedenti 2,2 euro. Intanto vanno avanti i colloqui con la russa Vtb per un’alleanza nelle polizze: l’obiettivo è chiudere entro l’estate.
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