«Il governo non vada a toccare i livelli di rivalutazione delle pensioni; capisco l’esigenza di far quadrare i conti, ma penso che questa misura sia profondamente iniqua e sbagliata». Con queste parole Carlo Cimbri, amministratore delegato diUnipol, ha criticato la norma sulla rivalutazione delle pensioni contenuta nella manovra finanziaria firmata ieri da Giorgio Napolitano. Secondo Cimbri, la priorità va sì data al bilancio dello Stato, ma l’obiettivo di pareggio del deficit non può essere perseguito «indebolendo le fasce di popolazione più deboli». Secondo il numero uno di Unipol, gli italiani dovranno necessariamente «trovare delle forme di integrazione» previdenziale, anche se il Paese sconta ancora la mancanza di «consapevolezza di questa situazione, visto che l’80% delle persone pensa di non dover integrare la pensione».