È l’angosciante media secondo la quale, per Confesercenti, nei primi tre mesi del 2024 hanno abbassato le serrande quasi 10 mila imprese del commercio al dettaglio. Una strage economica alla quale corrisponde la crescita inarrestabile dell’e-commerce. Secondo Confesercenti le spese online lieviteranno del 13% nel corso dell’anno, generando oltre 734 milioni di spedizioni ai clienti, quasi 84 mila consegne di pacchi all’ora. Lo scambio tra vetrine e corrieri, però, non è alla pari per le economie dei territori: con la migrazione degli acquisti verso le piattaforme internazionali di e-commerce, che spesso pagano le imposte in altri Paesi, migra anche il gettito fiscale generato dai negozi. Più precisamente, nel primo trimestre del 2024 il comparto del commercio al dettaglio ha registrato la scomparsa di 9.828 imprese, circa mille unità in più dello stesso periodo dello scorso anno.
Quando si configura una responsabilità dei componenti del consiglio di amministrazione di una società di capitali occorre considerare che anche gli amministratori indipendenti sono comunque “amministratori” della società e che questa loro indipendenza non li rende estranei alle dinamiche gestionali della società stessa. È quanto decide la Cassazione con la sentenza 15685/2024, nella quale viene sottolineato che anche gli amministratori indipendenti sono dotati di tutte le prerogative e sono gravati di tutti i doveri tipici dell’ufficio di amministratore di società in quanto muniti di una competenza generale sul governo della società, parimenti incaricati di funzioni di management, di direzione e anche di controllo interno.