Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Fineco fa sempre più gola alla finanza internazionale. Nell’ultimo anno i grandi investitori si sono rafforzati nel capitale della banca-rete italiana guidata da Alessandro Foti. Lo dimostrano i dati dell’ultima assemblea, quando alcuni fondi esteri hanno alzato il velo sulle proprie partecipazioni. La sorpresa è arrivata da Vanguard: il colosso americano della gestione passiva è balzato nel capitale di Fineco, posizionandosi oltre l’8%. Agli attuali prezzi di borsa la quota vale oltre 720 milioni ed eguaglia l’altra grande partecipazione, cioè quella di BlackRock.
Sono partiti ufficialmente ieri e dopo sole nove ore i tanti attesi incentivi per le auto elettriche erano già finiti. Le risorse ammontavano a oltre 200 milioni di euro e si poteva arrivare a ottenere fino a 13 mila euro per un’auto a batteria all’interno di uno schema da quasi un miliardo di euro, rivolto anche a veicoli ibridi o endotermici a emissioni contenute.
L’alleanza tra Generali Italia e il gruppo San Donato è pronta a partire con Smart Clinic spa. La newco, presieduta da Vito Cozzoli avrà come amministratore delegato Bonifacio Moroni, è sarà partecipata al 40% dalla compagnia triestina, con San Donato al 51% e il 9% restante di Gksd, la società che fornisce consulenza strategica e gestione di progetti partecipata dal gruppo sanitario. Una joint venture, quella tra il primo gruppo assicurativo italiano guidato in Italia dal country manager Giancarlo Fancel e il più grande gruppo ospedaliero italiano, che mira a rivoluzionare il mercato della diagnostica medica con l’apertura di 100 centri poliambulatoriali su tutto il territorio nazionale.
L’ente proprietario della strada risarcisce l’incidente perché non cura la manutenzione dei guard-rail. È responsabile al 30 per cento del sinistro, causato soprattutto dalla velocità dell’auto, perché in base alla Ctu risulta «più probabile che non» che la vettura non avrebbe potuto sfondare una barriera in buono stato di conservazione. Così la Cassazione civile nell’ordinanza n. 11950/2024. Bocciato il ricorso dell’ente proprietario della strada: diventa definitiva la decisione che lo ritiene corresponsabile del sinistro, condannandolo a risarcire pro quota gli eredi di una delle persone morte nell’incidente. I guard-rail installati in Italia e in tutta l’Unione europea sono tenuti a rispettare i criteri stabiliti dalla norma armonizzata Uni En 1317.
D’ora in poi si potranno completare solo le operazioni di cessione del credito e sconto in fattura già in corso. Banche e intermediari finanziari si preparano a bloccare gli acquisti di crediti, come annunciato dall’Associazione bancaria italiana (Abi), per l’effetto di una normativa inserita nella conversione in legge del testo che vieta alle banche, agli intermediari finanziari e alle assicurazioni di compensare tutti i crediti fiscali con debiti contributivi e previdenziali a partire dal 2025. Tra le oltre 40 modifiche legislative intervenute in quattro anni in materia di Superbonus, quelle di maggior impatto sociale ed economico attengono al cd. “Spalma-detrazioni” per le spese del Superbonus sostenute nel 2024 da ripartire retroattivamente in dieci anni e non più in quattro.
L’accreditamento di somme di denaro sul conto corrente per mezzo di bonifici bancari provenienti da una società estera ed il successivo prelevamento in contanti attraverso operazioni frazionate devono far sorgere, in capo al direttore della filiale di banca, il sospetto della possibile consumazione di una condotta di riciclaggio. Tale operatività avrebbe dovuto indurre il direttore a valutare tempestivamente l’anomalia dell’operazione, in quanto potenzialmente idonea a costituire uno strumento di elusione delle disposizioni dirette a prevenire e sanzionare l’attività di riciclaggio, a nulla rilevando la circostanza che la provvista fosse avvenuta mediante sistemi tracciabili. A chiarirlo è la Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 11440, depositata il 29 aprile u.s., che ha accolto il ricorso proposto dal Ministero dell’economia e delle finanze ed ha cassato con rinvio la sentenza della Corte di Appello di Roma.
Se un guidatore è in stato comatoso, in forte alterazione, incapace di rispondere alle domande delle forze dell’ordine basta il verbale degli agenti, senza il riscontro dell’alcoltest, per provare l’ebbrezza grave oltre 1.5 . A ribadirlo è una sentenza della Cassazione che ha respinto il ricorso di un automobilista di Brescia. Per gli Ermellini bastano elementi «obiettivi e sintomatici» come «lo stato comatoso e di alterazione manifestato alla vista degli agenti, certamente riconducibile a un uso assai elevato di bevande alcoliche, di certo superiore a 1.50».
Nei primi 4 mesi del 2024, rivela l’Inail, i morti per infortunio sul lavoro sono stati 268, 4 in più rispetto a 2023: in aumento quelli in itinere (+5), in calo quelli in occasione di lavoro (-1). Più denunce di infortunio: +3,6% (193.979) con un incremento nel tragitto casa-lavoro. Ma per la prima volta sono rilevati anche gli under 15 grazie all’estensione Inail agli studenti di tutte le scuole. Marcello Fiori è stato nominato nuovo direttore generale Inail.
Il closing con Cardif ieri, in aprile quello con Assimoco. Il gruppo Bcc Iccrea ha completato i cantieri delle due nuove partnership per la bancassurance. Il valore complessivo delle due operazioni, non annunciato, è di 205 milioni, secondo i documenti consultati da Radiocor. Nel caso della partnership nei danni con Assimoco la plusvalenza della capogruppo del gruppo cooperativo con base a Roma è di 35 milioni mentre per l’accordo nel Vita con i francesi di Cardif oscilla tra 8 e 25 milioni.
Se la Pubblica amministrazione ritarda il rilascio di un’autorizzazione, scatta il diritto al risarcimento del danno per “fatto illecito” (articolo 2043 del Codice civile). Ciò in presenza di un solido regime di prova allestito dal danneggiato in ordine a: il dolo o la colpa della Pa, l’ingiustizia del danno subito e il nesso di causalità tra comportamento e danno. Il principio è stato enunciato dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 3375/2024. Questo, però nel caso di specie non è avvenuto. Infatti, la sentenza respinge il ricorso di una società pugliese avverso la pronuncia del Tar Puglia 01422/2018 e decide definitivamente sul preteso danno causato dal ritardo procedimentale della Città Metroplitana di Bari che avrebbe inciso nell’attribuzione del «bene della vita», dato dalla possibilità di realizzare e avviare un impianto di cogenerazione a biomasse vegetali per riscaldare le serre. Danno quantificato dall’azienda in oltre 10 milioni. Sui tempi, l’articolo 269, Dlgs 152/2006 prevede una conferenza di servizi e un’autorizzazione unica. Ferma restando la necessità del parere dell’Arpa.