Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Generali si prepara a investire in Bolttech, insurtech con sede a Singapore. Il gruppo guidato dal ceo Philippe Donnet, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza sarebbe tra gli investitori pronti ad aderire al nuovo round di finanziamento che Bolttech sta preparando per un importo complessivo che potrebbe aggirarsi intorno a 300 milioni.
Riciclaggio di denaro sporco: l’evasione fiscale rimane in prima linea con un’incidenza del 19% sulle segnalazioni totali, mentre si intensificano i controlli sul Pnrr grazie a una maggiore collaborazione, seppur limitata, delle pubbliche amministrazioni. Diminuiscono le segnalazioni relative alla cessione dei crediti. Sono alcuni dei punti emersi dal report per il 2023 dell’attività dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia (UIF) presentato ieri dal Direttore Enzo Serata, che ha anticipato uno studio di prossima pubblicazione in cui, per la prima volta, si stima l’ammontare del riciclaggio in Italia: circa 40 miliardi di euro, l’1,5-2,0% del PIL, tra il 2018 e il 2022. Delle frodi fiscali, una componente rilevante è costituita dalle frodi nelle fatturazioni, che incidono per il 29% del totale delle segnalazioni. Le segnalazioni dei crediti d’imposta sono passate a 743 dalle 2.816 del 2022, un calo attribuibile alle modifiche normative introdotte dal 2021, che hanno influenzato la cedibilità dei crediti d’imposta generati da interventi edilizi. In relazione ai limiti legali alla circolazione dei crediti d’imposta, sono emersi casi di società che hanno utilizzato tecnologie basate sulla blockchain per associare i crediti d’imposta ex dl rilancio a crypto-assets liberamente trasferibili (c.d. “tokenizzazione”). Nel 2023, la UIF ha ricevuto oltre 150.000 segnalazioni di operazioni sospette, segnando una riduzione del 3% rispetto al 2022.
- Generali in Borsa
Generali ha cambiato la denominazione dell’azione quotata in Borsa da «Generali Ass» a «Generali» dal 1° luglio. Al ceo Philippe Donnet la seconda tranche di azioni nell’ambito del piano collegato al mandato 2019-2021.
Trentamila imprese private dell’industria e dei servizi alla produzione sono un universo indicativo per cogliere lo stato di salute dell’economia produttiva italiana. È il campione più ampio tra le indagini private svolte in Italia, dal quale la società di ricerche Met ricava alcuni dati molto netti: nel biennio 2021-2023 c’è stato un miglioramento sia dei livelli della produzione che della redditività e oltre il 30% delle aziende segnala un fatturato «in aumento» o «in forte aumento» ma contemporaneamente si riduce la platea di chi investe in ricerca e sviluppo.