Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Generali si prepara a investire in Bolttech, insurtech con sede a Singapore. Il gruppo guidato dal ceo Philippe Donnet, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza sarebbe tra gli investitori pronti ad aderire al nuovo round di finanziamento che Bolttech sta preparando per un importo complessivo che potrebbe aggirarsi intorno a 300 milioni.
Il 2024 sarà l’anno di picco per i default sui crediti garantiti dal Fondo pmi. Il veicolo gestito da Mcc è stato un paracadute delle imprese italiane nel corso della pandemia e i costi dell’intervento appaiono ancora sotto controllo. I default del 2024 saranno più alti del 2023, anno in cui secondo il sottosegretario al ministero delle imprese Massimo Bitonci si sono attestati al 3,1% «ma non destano particolari preoccupazioni; a nostro avviso nel 2024, quando dovremmo assistere al picco di eventi di rischio, si attesteranno al di sotto dei 4,5 miliardi», spiega di Domenico Torini, partner di Kpmg. Secondo l’esperto ci potrà essere un effetto trascinamento di alcune posizioni che, benché la richiesta di escussione venga inoltrata nel 2024, potranno essere effettivamente liquidate nel 2025. Questo effetto dovrebbe riguardare posizioni per circa un miliardo.
l mercato italiano del private equity prende un momento di pausa. Dopo la partenza a razzo del primo trimestre e un aprile col freno a mano tirato, a maggio si conferma il parziale rallentamento dell’industria. Le operazioni portate a termine nel corso del mese sono state 30, il 28,5% in meno rispetto alle 42 dello scorso anno e meno anche delle 34 messe a segno nel maggio 2022. Nonostante ciò i deal andati in porto da inizio anno sono 158, secondi soltanto ai 164 del 2023, che si è rivelato un anno record. I dati emergono dall’Osservatorio Pem di Liuc Business School, realizzato in collaborazione con Aifi (associazione di categoria del private equity, private debt e venture capital) e con il contributo di contributo di Advant Nctm, Deloitte, Equita, Esw Europe, Fondo Italiano d’Investimento sgr e Riello Investimenti sgr.
Nella ricorrenza del cinquantenario della Consob il discorso al mercato del presidente Paolo Savona si è concentrato, con grande efficacia, sull’impellenza del tema che riguarda la sollecitazione del risparmio e la sua tutela a fronte delle sfide portate dalla nuova frontiera della tecnologia. Si tratta di un flusso di risorse che deve privilegiare titoli rappresentativi di investimenti reali, come protezione del risparmio stesso nel più lungo termine rispetto agli impieghi puramente finanziari. Il Controllore della società e della Borsa ha sottolineato questo scopo primario nel ruolo dell’istituto. Indirizzare il risparmio verso l’economia reale: è l’insistenza di Savona. D’altro canto, la finanza non può essere fine a se stessa. Savona assume pienamente questo obiettivo – vincolo in un intervento denso di stimoli e di nuovi angoli visuali che inducono a riflettere, in cui una parte non secondaria è comunque dedicata, in nome dell’«accountability», a una migliore, più adeguata e partecipata, organizzazione della Consob, al trattamento economico e normativo del personale, al funzionamento del Collegio dei Commissari, nonché ai rapporti con i vigilati anche in termini di oneri economici per questi ultimi.

Riciclaggio di denaro sporco: l’evasione fiscale rimane in prima linea con un’incidenza del 19% sulle segnalazioni totali, mentre si intensificano i controlli sul Pnrr grazie a una maggiore collaborazione, seppur limitata, delle pubbliche amministrazioni. Diminuiscono le segnalazioni relative alla cessione dei crediti. Sono alcuni dei punti emersi dal report per il 2023 dell’attività dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia (UIF) presentato ieri dal Direttore Enzo Serata, che ha anticipato uno studio di prossima pubblicazione in cui, per la prima volta, si stima l’ammontare del riciclaggio in Italia: circa 40 miliardi di euro, l’1,5-2,0% del PIL, tra il 2018 e il 2022. Delle frodi fiscali, una componente rilevante è costituita dalle frodi nelle fatturazioni, che incidono per il 29% del totale delle segnalazioni. Le segnalazioni dei crediti d’imposta sono passate a 743 dalle 2.816 del 2022, un calo attribuibile alle modifiche normative introdotte dal 2021, che hanno influenzato la cedibilità dei crediti d’imposta generati da interventi edilizi. In relazione ai limiti legali alla circolazione dei crediti d’imposta, sono emersi casi di società che hanno utilizzato tecnologie basate sulla blockchain per associare i crediti d’imposta ex dl rilancio a crypto-assets liberamente trasferibili (c.d. “tokenizzazione”). Nel 2023, la UIF ha ricevuto oltre 150.000 segnalazioni di operazioni sospette, segnando una riduzione del 3% rispetto al 2022.

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  • Generali in Borsa
Generali ha cambiato la denominazione dell’azione quotata in Borsa da «Generali Ass» a «Generali» dal 1° luglio. Al ceo Philippe Donnet la seconda tranche di azioni nell’ambito del piano collegato al mandato 2019-2021.

Trentamila imprese private dell’industria e dei servizi alla produzione sono un universo indicativo per cogliere lo stato di salute dell’economia produttiva italiana. È il campione più ampio tra le indagini private svolte in Italia, dal quale la società di ricerche Met ricava alcuni dati molto netti: nel biennio 2021-2023 c’è stato un miglioramento sia dei livelli della produzione che della redditività e oltre il 30% delle aziende segnala un fatturato «in aumento» o «in forte aumento» ma contemporaneamente si riduce la platea di chi investe in ricerca e sviluppo.

Handelsblatt

 

Il Bafin ritiene che i prodotti bancari e le polizze vita flessibili siano particolarmente esposti al riciclaggio di denaro. Gli assicuratori dovrebbero quindi concentrarsi maggiormente sul monitoraggio supportato dalle tecnologie informatiche.
Diversi investitori esistenti hanno organizzato un’iniezione di capitale. È quindi improbabile che il capo dell’azienda Mark Hartigan riesca a convincere gli azionisti con i suoi piani di vendita rapida. Gli investitori esistenti hanno organizzato un nuovo round di finanziamento per un massimo di 50 milioni di euro per Wefox, secondo quanto riferito da diverse persone a conoscenza della questione. La prima tranche, per un totale di 25 milioni di euro, proviene dagli investitori esistenti Chrysalis Investments e Target Global. La notizia è stata riportata di recente anche da Sky News. Secondo gli ambienti finanziari, ci sono anche impegni da parte di altri investitori per una seconda tranche.