Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’Ivass annuncia modifiche al Preventivass, lo strumento voluto dalla legge e gestito da Ivass che serve per confrontare le offerte Rc Auto delle compagnie. In 12 mesi il sistema ha risposto a 40 milioni di interrogazioni, restituendo 85 milioni di preventivi, con un milione di interrogazioni dei consumatori e le altre degli agenti, come previsto dalla legge. «I prezzi effettivamente applicati ai contratti sono però spesso significativamente inferiori a quelli esposti su Preventivass dalla compagnia riguardo lo stesso cliente perché non tengono conto degli sconti applicati dagli intermediari», hanno riconosciuto da Ivass sottolineando che «mancano le garanzie accessorie, come furto o incendio».
Sistemata la crisi di Eurovita e gestita la tensione di liquidità per i riscatti delle polizze Vita, le assicurazioni hanno chiuso il 2023 con un risultato di esercizio di 8 miliardi, quasi 2 volte e mezzo (249%) l’anno prima, e con un return on equity del 10,5%. Valori pre-pandemici, ha detto ieri il presidente di Ivass, Luigi Federico Signorini, presentando la relazione 2023, aggiungendo che alla fine dello scorso anno l’indice di solvibiltà medio delle compagne italiane (Solvency II) era del 258%, più di due volte e mezzo il minimo. «Un quadro in miglioramento ma non è in caso di abbassare la guardia», ha detto Signorini, perché «non mancano incertezze e possibili rischi di coda legati a tensioni politiche, frammentazioni commerciali e conflitti militari». Gli 8 miliardi di utili 2023 sono stati tra l’altro raggiunti grazie anche alla possibilità, concessa di nuovo dal Tesoro per la pandemia, di sterilizzare le minusvalenze del portafoglio investimenti non durevoli. Uno scudo anti-minusvalenze cui negli ultimi due anni si è aggiunto il salva-dividendi, in base al quale, a certe condizioni, posso essere distribuiti agli azionisti dividendi sulla quota di minusvalenze delle gestioni separate che fanno capo ai sottoscrittori.
Le premesse di qualunque accordo integrativo aziendale ribadiscono invariabilmente la centralità delle reti agenziali nella distribuzione assicurativa. Quello della distribuzione assicurativa non è più il lago tranquillo che è stato fino al 2005: è mare aperto. A partire dall’entrata in vigore del codice delle assicurazioni private ha infatti preso il via una serie ininterrotta di nuove fonti normative e regolamentari, innovazioni tecnologiche, modifiche strutturali dell’offerta assicurativa e nuovi modelli distributivi. Sono cambiate le attitudini degli utenti, le rappresentanze degli agenti e le liturgie delle relazioni aziendali, le prassi organizzative delle agenzie e l’approccio delle imprese ai prodotti. È emersa con prepotenza la tematica della titolarità, della tutela e della gestione dei dati personali, seguita a breve dall’esplosione dei rischi cyber e dal timore sempre diffuso del data breach. Anche il modo di fare contenzioso è cambiato, nella forma (con l’estensione dei rimedi in materia di tutela della proprietà intellettuale alle banche dati elaborate dalle agenzie) e nella natura (grazie alla tracciabilità dei mezzi di pagamento che ha considerevolmente ridotto l’incidenza delle frodi).
Carlo Cimbri non chiude la porta a un possibile coinvolgimento di Unipol-Bper su Mps. Ieri il numero uno della compagnia assicurativa bolognese ha commentato le recenti indiscrezioni riportate da MF-Milano Finanza su un possibile coinvolgimento nella partita senese. «Non c’è nulla nell’immediato futuro ma non si può mai dire», ha detto Cimbri intervenendo a un convegno organizzato per i 50 anni de Il Giornale. «Bper ha un suo percorso di crescita; ha da poco cambiato i vertici e Gianni Franco Papa (nuovo amministratore delegato della banca, ndr) ha davanti a sé un percorso delineato. Non c’è nulla in un immediato futuro», ha spiegato Cimbri. Per il presidente di Unipol però «il mercato è fatto di discontinuità; si possono creare delle opportunità e non si può ipotecare il futuro. Penso a quanto accaduto con la Cassa di Genova». E ancora: «I candidati sono pochi, il nostro è un mercato piccolo».
Nonostante l’inflazione e i rincari, la maggior parte degli italiani (circa l’87%) partiranno comunque per le vacanze estive e genereranno complessivamente una spesa turistica di 43 miliardi di euro, secondo gli ultimi dati di Gimme5. Stando all’analisi, circa sei italiani su dieci preferiscono sacrificare svaghi pur di non essere costretti a passare le ferie a casa. Tuttavia, anche i viaggiatori più instancabili devono fare i conti con i rincari.
  • GENERALI
La compagnia assicurativa triestina, secondo Bloomberg, sta cercando acquirenti per le proprie attività in Turchia e nelle Filippine.

La situazione patrimoniale delle assicurazioni è «solida», anche se «non bisogna abbassare la guardia»: lo ha affermato Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass, durante la relazione annuale sull’attività dell’authority. Sul miglioramento dei dati del settore ha influito la ripresa del comparto Vita, tornato a un utile «significativo», portando a un risultato d’esercizio di 8 miliardi di euro e a un Roe del 10,5%, entrambi sui livelli pre-Covid. Intanto prosegue il buon andamento del comparto Danni: la raccolta è aumentata per il terzo anno consecutivo, mentre crescono le coperture per i rischi diversi dall’Rc auto. Il calo dell’inflazione ha cominciato a produrre effetti sui premi Rca: dall’inizio dell’anno c’è una tendenza al rallentamento, che dovrebbe continuare nei prossimi mesi.

corsera

Milano Non nei campi di pomodoro dell’agro di Latina, ma nell’edilizia quasi in centro a Milano. Non tra i braccianti indiani, ma tra gli operai slovacchi. Non nella filiera di «caporali» al servizio di un qualche «padroncino» italiano, ma nella filiera di appalti e subappalti ufficiali di grandi imprese internazionali. Eppure il punto di caduta — letteralmente di caduta l’11 febbraio 2022 per due operai slovacchi precipitati per 18 metri dal tetto dell’ascensore che senza imbragature stavano montando in un edificio in ristrutturazione in viale Monza 2 — è ugualmente spiazzante una volta emerso che lavoravano per una ditta (la slovacca Craft Elevator Sro) sprovvista di valida assicurazione privata per infortuni dei propri dipendenti. Sicché ancora oggi, a due anni dall’incidente nel quale il 56enne Jaroslav Martinka perse la vita e il 28enne Milan Lahky rimase paralizzato con danni cerebrali tali da regredire alla condizione mentale di un bambino di 8 anni, le due famiglie (assistite dagli avvocati Marco Bolchini, Fabrizio Manganiello e Elena Carlini) non hanno visto un euro. Sinora nemmeno dalla comune assicurazione (Zurich) delle altre due grandi società citate quali responsabili civili nel giudizio per omicidio e lesioni colposi: la bergamasca Percassi spa (della famiglia comproprietaria della squadra di calcio dell’Atalanta), che ristrutturava l’edificio appartenente al fondo immobiliare Kryalos sgr, e che è anche indagata come responsabilità amministrativa in base alla legge 231/2001; e la Schindler spa, divisione italiana del colosso svizzero n.2 mondiale degli ascensori, incaricata dalla Percassi di montarli nel palazzo e a sua volta subappaltante in esclusiva dal 2011 tutti i montaggi dei propri ascensori alla slovacca Craft Elevator.
Un quadro «complessivamente sereno», dove la dotazione patrimoniale delle imprese del settore «si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa». A tratteggiare lo stato di salute del comparto assicurativo è il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, illustrando la relazione annuale dell’autorità per le assicurazioni.  Sul fronte del ramo Rc auto Signorini constata che, dopo anni di calo, dal 2022 l’inflazione ha spinto verso l’alto i premi della Rc auto e «alla fine del 2023 i prezzi delle polizze erano cresciuti del 7,9% rispetto a un anno prima. La crescita è proseguita nei primi mesi del 2024, ma sta ora rallentando. A maggio — sottolinea — il premio medio è stato pari a 400 euro, un valore, seppure di poco, inferiore a quello del 2019». Una dinamica, secondo il Codacons, del tutto «insufficiente», con i prezzi delle polizze ancora immotivatamente in rialzo