Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Perde smalto il mercato auto dell’Unione Europea a maggio. Il mese scorso le immatricolazioni sono diminuite del 3% (-2,6 nell’Europa allargata: Ue più Efta e Regno Unito), con contrazioni in tre dei quattro principali mercati della regione: Italia (-6,6%), Germania (-4,3%) e Francia (-2,9%). Positiva solo la Spagna, che ha registrato una modesta crescita (+3,4%).
Tra gli investitori che hanno puntato sulla crescita di Poste Italiane spuntano il fondo pensione degli insegnanti di New York e il piano previdenziale dei pompieri e dei poliziotti di Los Angeles. E ci sono anche gli avvocati, i medici e gli architetti italiani. Un elenco che emerge dagli atti dell’ultima assemblea del gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante che lo scorso 31 maggio ha deciso di staccare un dividendo sul bilancio 2023 (chiuso in utile per 1,9 miliardi) di 0,8 euro, per un totale di oltre 1 miliardo.
Banca Generali continua a puntare sulle nuove generazioni, con l’inserimento negli organici di tre giovanissimi consulenti: Davide Gardoni (25 anni), Antonio Carbone (25 anni) e Luigi Bastiani (24 anni). Gardoni e Bastiani entrano nella squadra del sales manager Massimiliano Melegari, con un piano di durata di 36 mesi: il primo nella sede di Milano Corso Italia e il secondo in quella di Brescia. A Reggio Calabria, anche lui con un piano di durata di 36 mesi, debutta invece Carbone, che entra nel team del sales manager Corrado Liguori.
Si presume il danno alla professionalità per il lavoratore rimasto a lungo inattivo per buona parte della settimana. E gli elementi da cui desumere il demansionamento da parte del datore sono la qualità e la quantità dell’attività svolta, il tipo e la natura della professionalità lesa, la durata dell’illecito e la nuova collocazione assunta dopo la dequalificazione. E se il lavoratore è un volto noto della televisione il danno all’immagine si configura per la risonanza del caso all’interno dell’azienda e all’esterno, grazie la notorietà fra il pubblico. Così la Corte di cassazione, sez. lavoro, nell’ordinanza n. 16639 del 14/06/2024.
Bilancio dell’Inps «in tendenziale peggioramento», spinto dal calo demografico dell’Italia (dove si prevede si scenderà dai «58,9 milioni di abitanti del 2023 ai 53,8 del 2052, con una perdita di circa 5,1 milioni» di persone): lo scenario è quello, infatti, di una situazione patrimoniale attiva che passerà da + 23 miliardi dello scorso anno a una passiva per 45 miliardi nel 2032, con dei risultati di esercizio negativi che giungeranno nel decennio da un risultato negativo di 3 ad uno di 20 miliardi. È quanto ha affermato ieri mattina il presidente del Civ (Comitato di indirizzo e vigilanza) dell’Istituto pensionistico e assistenziale pubblico Roberto Ghiselli, ascoltato dalla Commissione parlamentare per il controllo degli Enti gestori di forme previdenziali, dove ha, tra l’altro, ricordato che «lo scorso anno la spesa pensionistica è stata pari a 304 miliardi, con un incremento annuo del 7,4%, «determinato sostanzialmente dalla rivalutazione» delle prestazioni, «a fronte dell’impennata inflazionistica che si era registrata l’anno precedente».
Lo Stato deve indennizzare anche le persone che hanno subito danni alla salute non solo dalle vaccinazioni da quelle obbligatorie ma anche da quelle solo raccomandate. E ciò anche in epoca anteriore alla conversione del dl Lorenzin, il dl 73/2017, che non fa distinzioni temporali: opera per il passato riconoscendo la tutela alle vaccinazioni che all’epoca della somministrazione risultavano raccomandate. Pesa la sentenza della Consulta 129/2023: è ingiusto che siano i singoli danneggiati a sopportare il costo del beneficio collettivo cui hanno contribuito nell’ambito di un piano di profilassi collettiva. Così la Corte di cassazione, sez. lavoro, nell’ordinanza n. 16875 del 19/06/2024.
Quella che era inizialmente una passione è poi diventata un lavoro: da un anno a questa parte, Pierpaolo lavorava nell’azienda Bassanetti. Ed è qui che, ieri mattina, ha trovato la morte. Pierpaolo ha perso la vita dopo essere stato schiacciato da una delle «ali» della seminatrice che stava rimettendo a posto per partire con la semina dopo un lungo periodo di piogge. Per «Bodo», come lo chiamavano gli amici, giovanissimo ma appunto esperto, era un’attività di routine. Secondo una prima ricostruzione, il giovane lavoratore, insieme a un collega di 20 anni, stava effettuando alcuni interventi di manutenzione all’interno dell’officina, quando un pezzo del mezzo si sarebbe staccato travolgendolo. Troppo gravi le ferite alla testa e al corpo: dicono i soccorritori che il ragazzo è praticamente morto sul colpo. Il collega, invece, rimasto illeso nell’incidente, è stato portato in ospedale perché sotto choc dopo aver assistito alla morte del suo amico. Sul caso ha aperto un fascicolo la Procura di Lodi che indaga per chiarire ogni aspetto della vicenda. Al lavoro per tutti i rilievi del caso anche i carabinieri della compagnia di Codogno e gli esperti dell’Ats, che dovranno verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul luogo di lavoro.
Yolo (insurtech partecipata da Generali e Intesa) ha acquisito la spagnola Kalibo.
Oltre 26 milioni, praticamente quasi la metà degli italiani, vive in Regioni che non garantiscono livelli sufficienti di tutela della salute. Di questi 7,5 milioni – tutti del Sud tra Sicilia, Molise, Basilicata e Calabria – sono costretti a contare addirittura su prestazioni sanitarie «fortemente insufficienti». Tra le Regioni migliori ci sono invece Veneto, Piemonte e Toscana. Il quadro emerge dal Rapporto «Opportunità di tutela della Salute: le Performance Regionali» redatto dai 104 esperti del Crea Sanità (Centro Ricerca Economica Applicata in Sanità) che sembra disegnare una sorta di “linea gotica” della Sanità che passa sotto la Toscana e le Marche e spacca il Paese condannando appunto il 45% degli italiani – quelli che vivono al di sotto di questa linea di confine – a ricevere cure non adeguate. Sono numeri impressionanti nei giorni in cui è ancora accesissimo il dibattito sulla legge sull’autonomia differenziata appena approvata. Che secondo il ministro della Salute Orazio Schillaci in Sanità «già esiste. Le Regioni hanno grande autonomia, in questo settore cambierà poco. Ma può essere uno stimolo per migliorare per chi non è stato particolarmente performante negli ultimi anni».
È bastato un passaggio dell’audizione alla commissione di controllo sugli enti di previdenza di Roberto Ghiselli, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, per innescare un mezzo incendio, contrastato dallo stesso Istituto di previdenza con un comunicato a stretto giro. Alla commissione Ghiselli ha parlato di un «tendenziale peggioramento» dei conti dell’Inps, che passerebbe «da una situazione patrimoniale attiva di 23 miliardi nel 2023 a una passiva di 45 miliardi nel 2032, con dei risultati di esercizio negativi che passano nel decennio da -3 a -20 miliardi». Gabriele Fava, presentando i dati sul lavoro domestico ha spiegato che «nel 2050 i cittadini over 65 rappresenteranno fino al 35% della popolazione. I nonni – ha detto – sono oggi una forma di welfare ma allo stesso tempo un indicatore di cosa servirà in futuro». E tra quel che servirà in futuro c’è appunto anche un consolidamento fiscale indispensabile per affrontare le spese connesse all’invecchiamento senza far decollare ulteriormente il debito.
La produzione di olive in Puglia ridotta del 50%. Il grano di Sicilia dimezzato. I contadini della Basilicata che nemmeno ci provano a trebbiare, per non sobbarcarsi inutili costi aggiuntivi. Mentre in Abruzzo chi ha seminato il mais per l’alimentazione degli animali quest’anno potrebbe giocarsi tutto il raccolto. Sul fronte agricolo, questo è soltanto un primo bilancio della siccità che ha spaccato l’Italia in due, con il Mezzogiorno colpito dall’assenza di piogge e da una drammatica carenza di riserve idriche. Secondo i dati dell’Anbi, l’allarme rosso riguarda oltre il 50% dei territori in Sicilia, Puglia e Basilicata, le zone costiere di Calabria e Sardegna e alcuni tratti della dorsale appenninica e della fascia adriatica. «Quanto si registra in Sicilia, e che progressivamente sta risalendo dal Meridione all’Italia centrale, ha caratteristiche peggiori delle scorse, grandi siccità del Nord – riassume il presidente dell’Anbi, Francesco Vincenzi – mai era successo di dover abbattere i capi animali negli allevamenti per l’impossibilità di alimentarli e dissetarli».
Altro passo avanti per Aon Italia che anche nel 2023 si è confermato il broker leader nel Paese con 300 milioni di ricavi netti: erano 243 milioni nel 2022. La crescita, comprensiva delle acquisizioni ed escluso il perimetro della riassicurazione, è stata dunque a doppia cifra. Nel complesso i premi intermediati hanno superato i 3,2 miliardi, con un retention rate sui clienti consolidati del 96%, mentre 44 milioni sono stati generati dal new business. Ma l’obiettivo sembrerebbe essere quello di proseguire nel percorso di sviluppo.
Yolo Group, uno dei principali operatori nel mercato insurtech italiano, ha dato seguito all’offerta presentata lo scorso novembre alla società assicurativa spagnola Kalibo Correduria de Seguros sottoscrivendo il contratto per acquisirne il 100% in due tranche: la prima per il 51% del capitale sociale e la seconda per il residuo 49%. L’operazione prevede un prezzo per il primo 51% di 3,7 milioni, soggetto a riduzione sulla base della cassa distribuibile di Kalibo al 31 dicembre 2023.
Secondo un sondaggio condotto da Gallagher Bassett, fornitore di servizi per i sinistri e filiale di Arthur J. Gallagher & Co., la maggior parte degli assicuratori globali sta approvando attivamente l’applicazione di chatbot e AI generativa nei processi di risoluzione dei sinistri, nella sottoscrizione e nella soddisfazione dei clienti. L’indagine ha rilevato che gli assicuratori nel 2024 porranno l’accento sull’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale (AI), sulla valutazione appropriata dei rischi di sottoscrizione per informare le decisioni sui prezzi e sulle strategie di fidelizzazione dei dipendenti, secondo il rapporto dell’indagine intitolato “The Carrier Perspective: 2024 Claims Insights”.