I soggetti che rilasciano le certificazioni tecniche sono tenuti a dotarsi di idonee coperture assicurative. Lo scopo esplicitato nella bozza di decreto attuativo del piano Transizione 5.0 è mantenere indenni le imprese in caso di errate valutazioni di carattere tecnico o di non veridicità delle certificazioni da cui deriva la decadenza dal beneficio. La polizza deve avere un massimale adeguato al numero delle certificazioni rilasciate e agli importi dei benefici derivanti dai progetti di innovazioni cui si riferiscono le certificazioni. Mentre l’importo da assicurare è desumibile dai fondi richiesti, la durata della polizza sembra dover andare oltre la conclusione della prestazione del tecnico. Relativamente ai consumi, infatti, l’impresa decade dal diritto all’utilizzo del credito se, fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di completamento del progetto, non assicura il livello di riduzione dei consumi energetici conseguito (all’inizio teoricamente) dal progetto di innovazione.
Più Europa per sostenere la crescita dell’economia reale, rafforzare la competitività delle imprese, incanalare il risparmio verso investimenti virtuosi e, in ultima analisi, tenere il passo con Stati uniti e Cina in una fase storica in cui transazione energetica, digitale e tecnologica impongono uno sforzo che non può essere affrontato singolarmente. Con l’auspicio che si arrivi in tempi rapidi a creare un’Unione dei mercati dei capitali, l’ad di Mediobanca Alberto Nagel ha aperto la decima edizione dell’Italian ceo conference, una due giorni (si conclude oggi) che riunisce 55 amministratori delegati delle maggiori società di Piazza Affari e più di 170 investitori, con mille incontri one to one programmati in aggiunta alle sessioni comuni.