Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Il Tesoro ha sei mesi per mantenere gli impegni presi con l’Unione Europea su Mps. In diverse occasioni il ministro Giancarlo Giorgetti ha ribadito la volontà di completare la exit dalla banca senese entro il 2024. Se sul calendario c’è insomma una data già cerchiata, l’intenzione di via XX Settembre è di muoversi senza fretta per valorizzare al meglio il suo 26,7% residuo e scegliere con cura i futuri soci di riferimento di Mps. Dopo la scadenza del lock-up, lunedì 1 luglio non scatterà alcuna vendita dell’ultima tranche della banca. Già nel corso dell’ultimo collocamento di aprile, che ha fruttato allo Stato circa 650 milioni per il 12,5%, diversi banchieri d’affari avevano sconsigliato al Tesoro di scendere sotto il 26% nonostante il forte appetito degli investitori: una dismissione più consistente avrebbe esposto via XX Settembre al rischio di perdere il controllo di fatto sull’istituto. Se il Tesoro fosse rimasto attorno al 20%, potenzialmente un altro socio in assemblea avrebbe potuto strappare all’azionista pubblico la maggioranza del board senza essere obbligato a lanciare l’opa.
«Siamo presenti nel capitale delle grandi aziende italiane, come Webuild, Poste o Terna, e l’Italia rappresenta una percentuale dei nostri investimenti che va ben oltre il 5% del patrimonio. Potremmo fare di più, ma la bussola delle nostre scelte deve essere unicamente la diversificazione e il rendimento, perché la sola cosa che vogliono i nostri ingegneri e architetti è la certezza di vedersi riconosciuta una pensione sicura e adeguata quando smetteranno di lavorare. L’obbligo di una percentuale minima di investimenti sull’Italia sarebbe quindi inaccettabile e un’eventuale garanzia di Cassa Depositi e Prestiti inopportuna. Mentre per le casse sarebbe utile utilizzare la leva fiscale».
Per il credito al consumo il 2024 si è aperto all’insegna del rimbalzo, grazie alla ripresa del segmento dei prestiti personali che rappresenta circa la metà del mercato. ll credito al consumo si divide in quattro grandi categorie: i prestiti personali, chiamati anche non finalizzati e contratti non soltanto per generiche esigenze di liquidità ma anche a fronte di spese dichiarate all’atto della richiesta (ad esempio ristrutturazioni, acquisto di arredamenti, di auto, corsi di studio, matrimoni, vacanze,informatica, cure mediche, hobby), i finanziamenti finalizzati (perché vengono erogati nel negozio dove si effettua l’acquisto), le carte di credito rateali e i prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
In Italia sono operativi tre fondi pensione regionali, Laborfonds in Trentino Alto Adige, Solidarietà Veneto e Fondemain in Valle d’Aosta. Quali sono le specificità della dimensione territoriale? MF-Milano Finanza ha incontrato Luca Merighi, direttore generale di Fondemain, che offre tre comparti di investimento, ciascuna caratterizzata da una propria combinazione di rischio/rendimento: Garantito (esposto sui titoli di debito di breve/media durata, con un’esposizione residuale in azioni non superiore al 10%), Prudente (che ammette in portafoglio azioni con un peso non oltre il 40%) e Dinamico (la politica di gestione prevede una composizione bilanciata tra titoli di debito e titoli di capitale, attraverso, rispetto al comparto Prudente, una maggiore componente azionaria da un minimo del 30% fino a un massimo del 70%).
Generali Investments, il braccio del Leone nell’asset management, spinge sugli investimenti in infrastrutture. Grazie alla controllata Infranity ha appena superato i 10 miliardi di asset gestiti e intende ancora crescere grazie allo scenario favorevole in tutta Europa. Un settore che non conosce crisi e che piace agli investitori per i rendimenti stabili, anti ciclici e al riparo dall’inflazione. In Europa la fame di infrastrutture è altissima, al punto che, secondo le previsioni della società ricerche di mercato Preqin, gli asset dei fondi dedicati arriveranno a oltre 814 miliardi di euro nel 2027 dai 44 miliardi del 2010. La sfida climatica rimane uno dei principali catalizzatori degli investimenti grazie anche ai vari piani di stimolo a livello europeo.
  • La libertà di Stile Libero 50 Plus 2.0
BG Stile Libero 50 Plus 2.0 è un prodotto di investimento assicurativo a vita intera a premio unico, con possibilità di effettuare versamenti aggiuntivi, collegato a fondi esterni e a gestioni separate. In particolare, la polizza permette di investire la maggior parte del premio, dal 50% al 95%, a scelta dell’investitore in uno o più fondi ed Etf, e la restante parte (dal 5% al 50%) nelle gestioni separate Ri.Attiva BG (in euro) e/o Ri.Alto$ (in dollari Usa). La finalità è la massimizzazione del rendimento del capitale investito, offrendo in caso di decesso dell’assicurato per la sola parte investita nella gestione separata la garanzia di restituzione del premio versato; per la parte investita in quote è invece prevista una maggiorazione, in base all’età dell’assicurato al momento del decesso

Su richiesta di più lettori, torno sul tema assicurazioni-danni catastrofali. Come ci si regola nel mondo? E da noi? Per la ricostruzione, il nostro sistema è basato da sempre sul modello «pay as you go», quello dell’intervento statale diretto in carico alla fiscalità generale laddove il fatto accade, senza accantonamento preventivo. Questo sistema ha mostrato nel tempo pregi e difetti. Ecco perché in molti Paesi europei e non, si è tentato di traslare i rischi e i costi da catastrofi naturali dal bilancio al sistema assicurativo. Il settore assicurativo privato non ha mai la capacità finanziaria necessaria per coprire tutti i danni causati dalle calamità naturali e deve rivolgersi comunque al mercato riassicurativo o a quello dei capitali (emissione di cat-bond, di cui di recente abbiamo parlato su questa rubrica). Questi mercati, tuttavia, sono sempre meno liquidi (anche a fronte della crescente frequenza degli eventi calamitosi) e pertanto il settore pubblico (i singoli Stati) finisce per doversi comunque accollare i rischi delle calamità quantomeno oltre una certa soglia.
Il governo francese ha da poco lanciato una campagna dedicata alla sicurezza stradale che punta sullo slogan «Conduisez comme une femme» (Guidate come una donna). Si può supporre che a molti maschi francesi, leggendo l’annuncio sui quotidiani, sia andato improvvisamente di traverso il croissant mattutino, ma il consiglio è del tutto sensato. Un’immensità di ricerche confermano che le donne alla guida sono significativamente meno pericolose degli uomini.

corsera

L’incendio parte dal negozio di un’autofficina. In pochi istanti la nube nera che esce viene squassata da un’esplosione, e poi segue il fuoco che s’arrampica in un attimo sulla facciata del palazzo. È rapidissimo. E raggiunge gli appartamenti di un condominio di via Fra Galgario, a Milano. C’è chi fugge. Chi viene messo in salvo. Ma in tre saranno ritrovati senza vita. Erano tutti nello stesso appartamento al terzo piano di questo edificio tra piazzale Gambara e piazzale Siena, appena fuori dal centro. Sono padre, madre e figlio.
Zurich avvierà il 17 giugno il programma di riacquisto di azioni proprie fino a 1,1 miliardi di franchi svizzeri (circa 1,15 miliardi di euro) con l’obiettivo di ridurre il capitale mediante annullamento delle azioni. Il gruppo assicurativo svizzero (in foto l’ad del gruppo, Mario Greco) ha infatti ottenuto tutte le approvazioni regolamentari richieste.