Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Cala per il quinto mese consecutivo il tasso di interesse sui mutui alle famiglie: ad aprile si colloca al 4,09%, in diminuzione rispetto al 4,21% del mese precedente e soprattutto rispetto al 49,2% (-0,83%) toccato a novembre 2023, il livello più alto da 15 anni. Lo rileva Bankitalia nel suo periodo quaderno «Banche e moneta: serie nazionali». Il tasso annuale effettivo globale (Taeg) sulle nuove erogazioni di credito al consumo è rimasto tendenzialmente stabile dal 10,61% di marzo al 10,59%. Al contrario, ad aprile è aumentato il tasso di interesse per i nuovi prestiti alle imprese, attestandosi al 5,30% dal 5,26% nel mese precedente, quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,70%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,04%.
Nel primo trimestre dell’anno, con l’eccezione del centro Italia, l’export in valore registra una dinamica congiunturale negativa per tutte le ripartizioni territoriali, seppure con intensità differenti. Su base annua, comunica l’Istat, la flessione dell’export riguarda le ripartizioni del nord e il centro, mentre sud e isole registrano una crescita trainata dalle maggiori vendite di prodotti farmaceutici dalla Campania, prodotti della raffinazione da Sicilia e Sardegna e autoveicoli dall’Abruzzo.

Il decesso da Covid non può essere considerato evento indennizzabile nell’ambito di una polizza di assicurazione privata a copertura del decesso da infortunio. Il Tribunale di Reggio Emilia (sentenza 607/2024) si è così espresso: “non è dato ravvisare […] nel caso di infezione virale da SARS-COV-2 […] un evento dovuto a causa violenta, mancando la traumaticità esterna che caratterizza l’infortunio”. La pronuncia segna un punto a favore delle imprese di assicurazioni che normalmente, in casi di questo tipo, rifiutano la liquidazione vedendosi citare in giudizio. Se è pacifico infatti che l’infortunio consiste in un “evento dovuto a causa fortuita improvvisa, violenta ed esterna, che provoca lesioni fisiche obiettivamente constatabili” (cfr. definizione Ania), le opinioni medico-legali e giuridiche si dividono invece quando bisogna stabilire se il contagio di un virus, in particolare il Covid, data la sua aggressività, configuri o meno un infortunio. A favore dell’assimilazione virus/infortunio si sono registrate alcune voci nella letteratura medica e nelle pronunce giudiziarie di merito, secondo cui l’infezione virale andrebbe considerata evento violento, fortuito ed esterno in quanto l’agente infettante comporterebbe una carica infettiva in nesso di efficienza causale con il decesso. Incide a favore di questo orientamento l’art. 42 del dl 18/2020 (e successiva circolare Inail 22/2020) disposizione emergenziale emanata durante la pandemia che ha stabilito doversi considerare vero e proprio infortunio sul lavoro il contagio da Covid avvenuto in ambiente lavorativo.
La Cina non risarcisce le vittime del Covid. È esclusa la giurisdizione della magistratura italiana sulla domanda di risarcimento danni proposta da una persona che ha perso la madre per il Sars-Cov-2 e a sua volta è stata contagiata: vale il principio dell’immunità per cui nel diritto internazionale ciascuno Stato garantisce agli altri l’immunità di fronte ai suoi giudici per gli atti che rientrano nella funzione di governo. Soltanto un’aggressione diretta e deliberata ai diritti fondamentali potrebbe mettere in dubbio il riconoscimento dell’immunità. E le eventuali omissioni della Repubblica popolare, in violazione del regolamento sanitario internazionale, anche se provate non rientrerebbero comunque nella definizione di crimini contro l’umanità contenuta nell’articolo 7 dello statuto della Corte penale internazionale. Così la Cassazione a s.u. civili nell’ordinanza 16136 dell’11/6/2024 nel ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione.

Le bici elettriche, moto senza targa

Girare in auto in città, soprattutto all’ora di pranzo e, ancora peggio, all’ora di cena, ultimamente è diventato piuttosto complicato. E abbastanza pericoloso. È infatti comparsa una nuova categoria di utenti stradali che sembra convinta che il codice della strada si applichi solo agli altri: sono conducenti di monopattini elettrici o di bici elettriche, spesso rider che consegnano a domicilio pizze o sushi su e-bike sempre più veloci. Con una potenza del genere a disposizione, il divertimento è garantito, ma in caso di incidente si pongono diversi, gravi problemi in termini di risarcimento dei danni.

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Secondo il simulatore Inps, chi oggi ha 30 anni rischia di andare in pensione a 74 anni di età se avrà meno di 20 anni di contributi. Scendono a quasi 70 (69 anni e 10 mesi) se ha iniziato a lavorare all’inizio del 2022 e avrà almeno 20 anni di contributi. Quindi un nato nel 1994 che ha cominciato a lavorare nel 2022 riuscirà a lasciare il lavoro con la pensione di vecchiaia alla fine del 2063. Lo rivela «Pensami», il sistema sul portale Inps che calcola quando si potrà andare in pensione (ma non con quale assegno): è stato appena aggiornato con le nuove regole contenute dall’ultima legge di Bilancio. L’istituto spiega che «sono stati aggiornati gli adeguamenti agli incrementi alla speranza di vita dei requisiti pensionistici sulla base dello scenario demografico Istat. Fino al 2028 l’età per la pensione di vecchiaia resta a 67 perché non sono registrati aumenti della speranza di vita. Aumenterà invece a partire dal 2029.

Non proprio sul gradino più alto ma comunque al top della classifica europea della spesa per pensioni in rapporto al Pil. Così viene collocata l’Italia in un documento Eurostat, reso noto ieri, con il quale viene fotografato l’andamento dei costi previdenziali nel 2021. Un nuovo allarme quello contenuto nel dossier, in cui si evidenzia che nel nostro Paese le uscite pensionistiche hanno pesato per il 16,3% sul Pil e soltanto in Grecia è stato registrato un livello maggiore: 16,4%. Nel 2021, del resto, la propensione al pensionamento in Italia era significativa anche per la possibilità di uscire anticipatamente offerta da Quota 100. Nella graduatoria stilata da Eurostat l’Italia è seguita da Austria (15%) e Francia (14,9%), mentre gli Stati con minore impatto pensionistico sul Prodotto interno sono risultati Irlanda (4,5%), Malta (6,4%) Ungheria (7%) e Lituania (7,1%). Come è noto, nella classificazione Eurostat non c’è una distinzione nel flusso di spesa per i trattamenti pensionistici e quelli “previdenziali-assistenziali”.

Handelsblatt

 

Con il trionfo dell’intelligenza artificiale (AI), le immagini diventano sempre più facili da falsificare. Questo aumenta il rischio di frode assicurativa quando si presenta un sinistro. L’azienda Vaahrhaft ha sviluppato un software di analisi supportato dall’intelligenza artificiale chiamato “Fraud Scanner”. “Il software verifica la credibilità delle immagini digitali dei danni e riconosce in modo affidabile le frodi basate sulle immagini”, spiega Linus Kameni, CEO e co-fondatore di Vaarhaft, una start-up con sede a Berlino. Gli assicuratori possono utilizzare il software per riconoscere le frodi basate sulle immagini. “La nostra soluzione può anche far risparmiare sui costi di elaborazione, poiché i processi di verifica delle immagini nell’elaborazione dei sinistri presso le compagnie assicurative sono più automatizzati”, spiega Kameni. L’azienda sta attualmente conducendo progetti pilota con gli assicuratori. Vaarhaft è un esempio di una tendenza: le start-up stanno sviluppando soluzioni innovative per i gruppi assicurativi. Esse interessano l’intera catena del valore: a partire dal processo di richiesta di sottoscrizione di una polizza assicurativa, alla denuncia dei sinistri, alle vendite o persino allo sviluppo di nuovi prodotti.