Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha incluso un grafico nella sezione delle Considerazioni Finali dedicata alla politica monetaria. In primo luogo, il tasso di interesse reale, al netto cioè dell’inflazione, è aumentato di quasi lo 0,5% da settembre. Di conseguenza la restrizione reale per l’economia è cresciuta nonostante la banca centrale sia rimasta ferma in questo periodo. In secondo luogo, Panetta ha mostrato che il tasso reale resterà per molti mesi superiore al tasso neutrale, quello cioè che non comprime né stimola l’economia, comunque lo si calcoli. Questo vuol dire che la Bce frenerà l’economia pure nel 2025, anche considerando i tagli attesi dal mercato.
Un copione già letto dai mercati. Il taglio dei tassi Bce è già scontato. E probabilmente sarà così anche per la Fed. A fare la differenza sarà la capacità degli investitori di portarsi avanti.Non ha dubbi Maria Luisa Gota, che nella sua prima intervista come ad di Eurizon sottolinea che è il momento giusto per cogliere le opportunità che, nonostante il rally ininterrotto da fine 2023, ancora ci sono.
Il risparmio è da tempo il vero petrolio dell’Italia e nel 2023 il suo valore è stato messo a dura prova dall’inflazione che ha eroso il potere di acquisto. L’aumento dei prezzi si è accompagnato a una ottima performance dei mercati finanziari, ma purtroppo molti portafogli per gran parte del tempo sono rimasti liquidi, parcheggiati sui conti di deposito, oppure sono stati investiti in titoli di Stato, i grandi protagonisti dell’anno, sostenuti dalle tre emissioni del Btp Valore che il governo italiano ha riservato al retail e che hanno raccolto in totale quasi 60 miliardi. E così molti risparmiatori hanno perso l’occasione di cavalcare il rally delle borse, continuto anche in questa prima parte del 2024. E’ il quadro che emerge dalla fotografia scattata sulla ricchezza finanziaria della Banca d’Italia pubblicata nella sua relazione annuale sul 2023.
In autunno il Cnel, organismo presieduto da Renato Brunetta, presenterà una propria proposta di disegno di legge per riformare il sistema pensionistico italiano nel suo complesso, inclusa la parte complementare dei fondi pensione e le casse dei professionisti, perché le criticità non mancano. La componente previdenziale pubblica non potrà da sola sostenere il tasso di sostituzione attuale che potrà ridursi fino a 13,9 punti percentuali al 2050 (da 81,5% a 67,6%). I trend macroeconomici e sociali in atto, come l’invecchiamento della popolazione, la riduzione degli occupati e il cambiamento del mercato del lavoro con maggior discontinuità e minori contributi versati e le conseguenze per il sistema pensionistico rendono fondamentale aumentare il contributo della previdenza complementare per mantenere il tasso di sostituzione intorno ai livelli attuali. È il messaggio chiave che discende dal paper intitolato «Il ruolo dei fondi pensione negoziali nel rinnovato contesto macroeconomico e sociale del sistema Paese», elaborato da The European House Ambrosetti in collaborazione con il fondo pensione Perseo Sirio. La premessa è che il sistema di welfare in Italia è la prima componente della spesa pubblica (58,6% del totale al 2023), con un ruolo prevalente della spesa in previdenza (circa 50% del totale). Quest’ultima è cresciuta del +2,4% annuo negli ultimi dieci anni e costituisce, ad oggi, ben il 75% del reddito degli over-65 in Italia.
I trasferimenti eseguiti tramite un trust dal soggetto che abbia dato vita al medesimo (il disponente) in favore dei beneficiari del trust rilevano ai fini dell’imposta sulle donazioni, in quanto operazioni idonee a determinare un accrescimento della sfera patrimoniale dei beneficiari grazie all’animus donandi, appunto, del disponente. Nell’ambito di tali operazioni, la regola generale (di prossima codificazione grazie ai decreti legislativi attuativi della riforma fiscale) è che la fattispecie fiscalmente rilevante ai fini dell’imposta sulle donazioni si realizza nel momento in cui il trasferimento possa ritenersi stabile ed effettivo (il che, solitamente, avviene “in uscita”, ovverosia nella parte finale della vita del trust, allorquando il trustee provvede a trasferire in favore dei beneficiari i beni ricompresi nel fondo in trust).
La Covip è recentemente intervenuta con una specifica circolare indirizzata a fondi pensione e pip con cui pone in evidenza il delicato profilo della gestione unitaria delle posizioni individuale con riferimento a quel fenomeno, tutt’altro che irrilevante, rappresentato dalle iscrizioni plurime ovvero la casistica in cui vi siano più posizioni intestate allo stesso iscritto in una forma pensionistica complementare. Consultando i dati riportato nell’ultima Relazione annuale della Covip gli aderenti con posizioni multiple a fine 2022 sono circa 965 mila, 80 mila in più rispetto al 2021. A tali iscritti fanno capo circa 2,015 milioni di posizioni, di cui 1,215 milioni alimentate da contributi. Restano quindi circa 800 mila posizioni, appannaggio di soggetti con adesioni multiple, sulle quali nel 2022 non sono stati accreditati contributi. Le posizioni multiple interessano tutte le tipologie di forme pensionistiche.
Le piccole e medie imprese rappresentano l’ossatura prevalente del sistema produttivo italiano. Quali sono i profili previdenziali del settore? MF-Milano Finanza ne ha parlato con Mauro Bichelli, direttore generale del fondo pensione Fondapi, il fondo che si applicata a tutte le imprese che applicano il contratto Confapi-Cgil Cisl Uil, composto a oggi da oltre 100 mila lavoratori e circa 13 mila aziende, per un attivo gestito che supera il miliardi di euro.
  • ValoreOro per dormire sonni tranquilli
Alleanza ValoreOro è un prodotto d’investimento assicurativo a premio unico e a premi unici aggiuntivi, a vita intera e con capitale collegato unicamente ad una gestione separata. La finalità della polizza è di investire un capitale per il periodo di detenzione raccomandato, perseguendo la stabilizzazione del rendimento e il mantenimento di un basso livello di rischiosità del portafoglio tramite l’investimento nella gestione separata denominata Fondo Euro San Giorgio. Tale gestione separata è un fondo appositamente istituito da Alleanza Assicurazioni e gestito separatamente dalle altre attività, in cui confluiscono i premi investiti dal contraente

Le pensioni superano la soglia dei 300 miliardi. Nel 2023, infatti, il totale degli assegni erogati dall’Inps ha raggiunto quota 304,145 miliardi, con una crescita di oltre 20 miliardi rispetto al 2022 (+7,4%). Se si guarda a tutte le prestazioni istituzionali erogate, si arriva quasi a 400 miliardi (398,063, + 4,6% in un anno). Scendono del 29,3% le spese per il sostegno al reddito, mentre aumentano del 12,3% quelle dedicate alle famiglie, con una crescita molto consistente dell’assegno unico (+ 42%). È quanto emerge dal rendiconto generale dell’Inps per l’anno 2023, deliberato dal Cda dell’Istituto, presieduto da Gabriele Fava. Il rendiconto presenta «risultati finanziari e di gestione positivi per le principali voci», come si legge nella nota diffusa ieri dall’Inps. Si registra un avanzo finanziario pari a 12 miliardi e 188 milioni.
Visite diagnostiche e specialistiche possibili anche di sabato e domenica, con l’estensione della fascia oraria per l’erogazione di queste prestazioni. Sistema unico di prenotazione regionale o infra-regionale, con le strutture private accreditate ospedaliere e ambulatoriali che dovranno afferire al Centro unico di prenotazione (Cup), pena la nullità degli accordi contrattuali per l’accreditamento con il Ssn; istituzione della Piattaforma nazionale delle liste di attesa; realizzazione di un registro delle segnalazioni e funzionalità dell’Osservatorio nazionale delle liste di attesa e nuove disposizioni in materia di tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive svolte dal personale medico e del comparto sanitario. Sono queste alcune delle novità del decreto legge sulle liste d’attesa che il consiglio dei ministri è in procinto di approvare.
In aprile il mercato italiano del risparmio gestito ha registrato un saldo di raccolta netta negativo per 3,84 miliardi di euro, mentre il patrimonio complessivo è ammontato a 2.337 miliardi: è quanto emerge dai dati provvisori resi noti da Assogestioni, che ha stimato un effetto performance pari a -0,9% nel mese. In particolare, i fondi aperti hanno subìto 1,28 miliardi di euro di deflussi, influenzati dai dati negativi di azionari (-3,27 miliardi), bilanciati (-1,4 miliardi) e flessibili (-999 milioni), in continuità con l’andamento degli ultimi mesi.
Una giornata dedicata alla pulizia di uno dei principali spazi verdi di Milano, il parco di Trenno: così Allianz Direct ha dato vita al suo Directly cleaning up day, coinvolgendo i propri dipendenti e in collaborazione con Plasticfree ODV Onlus. L’attività della compagnia di assicurazioni online si è svolta giovedì scorso 30 maggio e ha riscosso grande successo tra i dipendenti, ha spiegato l’azienda, «permettendo loro di rafforzare lo spirito di squadra e contribuire ad una maggiore cura nei confronti dell’ambiente circostante».
Le tremende alluvioni in Veneto e Lombardia hanno di nuovo acceso l’interesse per le forme di copertura dei danni e dei rischi da catastrofi naturali. Un tema più volte trattato in questa rubrica; abbiamo ricordato come ci si regola in altri Stati europei e non. Si è visto, in particolare, come tali danni e rischi possono essere, in tutto o in parte, traslati dal bilancio al sistema assicurativo. Il mercato, peraltro, ha già da tempo realizzato un’ulteriore traslazione del rischio catastrofi da quello assicurativo a quello dei capitali, attraverso forme diverse di «insurance securitization» di cui forse la più interessante sono i cosiddetti cat-bond (obbligazioni catastrofali). Si tratta di titoli emessi da una compagnia legata a un assicuratore o a un ri-assicuratore, il cui rendimento è legato alla realizzazione di una catastrofe naturale. Tuttavia, il limite attuale di tali strumenti è che si rivolgono solo a investitori professionali, essendo il rischio molto specifico e altrettanto specifica deve essere la cultura del compratore, anche se sono stati emessi persino da istituzioni internazionali come la Banca Mondiale (nel 2017 per finanziare il Pandemic Emergency Financing Facility). Da noi sono ancora poco diffusi, pur con significative eccezioni, come l’emissione, nel giugno 2021, da parte di Generali, di un «cat bond» green da 200 milioni.

corsera

Enormi sono le potenzialità dell’intelligenza artificiale, che rappresenta un mercato in costante espansione con investimenti globali in venture capital cresciuti del 9% nel 2023 (dati rielaborati da Deloitte). Le sue applicazioni spaziano nei più svariati ambiti. «L’intelligenza artificiale sta anche trasformando il mondo assicurativo e il suo ruolo — spiega Andrea Poggi, Deloitte Central Mediterranean Innovation Leader —. Al di là dei dati, colpisce la sua forza rivoluzionaria. Dalla salute alla mobilità, dal clima alla casa, dal risparmio ai rischi cyber, l’intelligenza artificiale cambia gli ambiti di vita quotidiana dei cittadini e delle imprese. Per ciascuno di questi ambiti l’Ai abilita un nuovo ruolo delle assicurazioni che si sviluppa su tre direttive.

Italiani in viaggio, preoccupati ma poco assicurati. Questa è la fotografia che emerge dall’Holiday Barometer Ipsos-Europ Assistance. In un mondo che negli ultimi anni ha conosciuto non pochi shock: dalla pandemia ai numerosi conflitti che si stanno intensificando in questi ultimi mesi, gli imprevisti spaventano i viaggiatori. E infatti secondo il report, le destinazioni vengono pianificate con attenzione in particolare ai conflitti armati (51% del panel con un incremento del 23% rispetto al 2023). Quasi sei su dieci sono anche influenzati nella scelta della meta da motivazioni economiche (58%, +5% sul 2023) e dal rischio di fenomeni naturali estremi, incluso il caldo eccessivo (si pensi a quanto sta accadendo in India dove a New Delhi le temperature sono salite a oltre 52 gradi).