L’EBA, l’Eiopa e l’ESMA, le autorità di vigilanza europee, insistono sulla necessità di un’interpretazione comune di alto livello del greenwashing nel settore finanziario. Tutte e tre hanno pubblicato le loro relazioni finali e concludono che “le affermazioni, le dichiarazioni, le azioni o le comunicazioni relative alla sostenibilità non riflettono in modo chiaro ed equo il profilo di sostenibilità sottostante di un istituto finanziario, di un prodotto o di un servizio”. La conseguenza è che i consumatori, gli investitori e gli altri partecipanti al mercato possono essere tratti in inganno, e ribadisce quindi la responsabilità di fornire informazioni di sostenibilità “corrette, chiare e non fuorvianti”.
Lo scorso dicembre l’Eiopa ha avviato una consultazione sul suo progetto di parere in materia di assicurazioni e pensioni, che fa seguito a quella avviata un anno prima dalle tre autorità di vigilanza.
Per quanto riguarda il cosiddetto greenwashing nel settore assicurativo e pensionistico, l’Eiopa sottolinea che, con l’aumento della domanda di sostenibilità, i fornitori di assicurazioni e pensioni “stanno adottando sempre più spesso modelli di business rispettosi dell’ambiente e offrono ai consumatori opzioni più sostenibili”.
Se da un lato questo cambiamento può essere un passo positivo verso un’economia a zero, dall’altro comporta il rischio di greenwashing, ovvero quando i fornitori di servizi finanziari presentano se stessi o i loro prodotti come più sostenibili di quanto non siano in realtà.
L’Eiopa avanza quindi proposte per rafforzare la vigilanza e migliorare il quadro normativo per la finanza sostenibile. A completamento del rapporto finale, l’Eiopa pubblica il suo parere sulle dichiarazioni di sostenibilità e sul greenwashing, con 4 principi chiave che le autorità di vigilanza nazionali dovrebbero tenere in considerazione quando esaminano le dichiarazioni di sostenibilità delle aziende:
Principio 1: le dichiarazioni di sostenibilità fatte da un fornitore devono essere accurate e precise e devono rappresentare accuratamente il profilo del fornitore e/o dei suoi prodotti.
Principio 2: le affermazioni di sostenibilità devono essere motivate con argomentazioni, fatti e processi chiari.
Principio 3: le dichiarazioni di sostenibilità e le relative motivazioni devono essere accessibili agli stakeholder a cui sono rivolte.
Principio 4: le dichiarazioni di sostenibilità devono essere aggiornate e qualsiasi modifica sostanziale deve essere comunicata tempestivamente e con una chiara giustificazione.
Infine, nell’ambito dei miglioramenti normativi, l’Eiopa ha anche esaminato l’attuazione dei requisiti relativi alla sostenibilità e suggerisce potenziali miglioramenti all’attuale normativa “chiarendo quali sono i prodotti assicurativi non vita con caratteristiche di sostenibilità e adottando un approccio più incentrato sul consumatore nella direttiva sulla distribuzione assicurativa (IDD)”.