Secondo Insurance Europe la Capital Market Union (CMU) dovrebbe mirare ad aumentare gli investimenti al dettaglio, a diversificare le fonti di finanziamento per le imprese dell’UE e a promuovere un ambiente favorevole all’innovazione, alla concorrenza e alla crescita delle imprese dell’UE.

La CMU, avviata un decennio fa, mira a creare un mercato dei capitali unificato per migliorare il flusso di investimenti e risparmi in tutta l’UE.

Il documento sottolinea il ruolo significativo del settore assicurativo, non solo nel fornire protezione finanziaria, ma anche nell’offrire pensioni e risparmi e nel fungere da importante investitore istituzionale a lungo termine. Gli assicuratori europei investono quasi 9.500 miliardi di euro nell’economia, con il 69% dei loro investimenti in azioni, obbligazioni societarie e sovrane situate all’interno dell’UE.

Olav Jones, vicedirettore generale di Insurance Europe, ha dichiarato: “L’Unione dei Mercati dei Capitali deve essere una priorità per liberare gli investimenti che portano a un’Europa verde, digitale e competitiva a livello globale. L’UE deve ora concentrarsi sullo sblocco di maggiori investimenti al dettaglio, riducendo l’eccesso di regolamentazione e di reporting e aumentando l’accesso al capitale azionario delle PMI, al capitale di rischio, al debito delle PMI e alle infrastrutture. Realizzando questi obiettivi, il settore assicurativo può contribuire a finanziare la transizione verde e digitale e continuare a investire a lungo termine. Ciò stimolerà la crescita e creerà più posti di lavoro, aprendo la strada a un’Europa finanziariamente ed economicamente più forte”.

Insurance Europe ha delineato diverse priorità per la Capital Market Union (CMU):

  • Semplificare gli investimenti dei consumatori in prodotti di risparmio e pensionistici: Uno studio ha rivelato che il 72% dei cittadini non investe in alcun prodotto finanziario. La strategia di investimento al dettaglio dell’UE dovrebbe sensibilizzare e rendere più semplice il processo di investimento per i cittadini europei.
  • Rivedere i regolamenti prudenziali: La revisione in corso di Solvency II deve affrontare i requisiti patrimoniali eccessivi e la volatilità che creano ostacoli per i prodotti a lungo termine, garantiti e con partecipazione agli utili, nonché per gli investimenti.
  • Migliorare l’educazione finanziaria e assicurativa: È fondamentale migliorare le conoscenze, la fiducia e le competenze dei cittadini europei in materia di prodotti finanziari. I cruscotti pensionistici e i sistemi di monitoraggio possono contribuire a incoraggiare i cittadini a investire di più.
  • Ampliare l’accesso degli assicuratori a vari fondi: Aumentare l’accesso ai fondi azionari delle PMI, al capitale di rischio, al debito delle PMI e ai fondi infrastrutturali offre agli assicuratori le dimensioni e le opportunità necessarie. È importante valutare ed espandere l’uso di fondi di successo.
  • Facilitare gli investimenti transfrontalieri: La fiducia negli investimenti transfrontalieri può essere ottenuta migliorando le leggi sull’insolvenza e rafforzando le tutele per gli investimenti intra-UE.
  • Ridurre gli oneri normativi: La Commissione europea dovrebbe rispettare l’impegno di ridurre del 25% la rendicontazione normativa. Le nuove norme dovrebbero essere introdotte solo se necessarie, garantendo che siano semplici, proporzionate e che evitino conseguenze indesiderate.