L’agenzia globale di rating Morningstar DBRS ha recentemente pubblicato un commento che evidenzia il gap di protezione assicurativa in riferimento ai danni causati da fenomeni meteorologici estremi e al clima in Europa.

Le previsioni sul lungo termine indicano che gli eventi meteorologici estremi diventeranno più frequenti e intensi in tutta Europa, e gli analisti hanno osservato che diventa cruciale ridurre il gap assicurativo che permane relativamente ampio nello Spazio economico europeo (SEE), secondo i dati pubblicati dall’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA).

Le perdite economiche annuali causate da eventi climatici estremi hanno raggiunto in Europa livelli da record, con danni pari a 59 miliardi di euro nel 2021 e 52 miliardi di euro nel 2022.

Guardando al 2023, l’Europa ha vissuto il maggior numero di giorni di stress termico estremo e anche il più grande incendio mai registrato.

Secondo gli analisti il settore assicurativo potrebbe svolgere un ruolo importante per alleviare la pressione delle perdite legate al clima e alle condizioni meteorologiche, nonché incentivare l’attuazione di misure di adattamento per aiutare le famiglie e ridurre la vulnerabilità delle organizzazioni ai rischi legati a eventi legati al clima.

EIOPA ha stimato che in Europa sono mediamente assicurate solo il 27% delle perdite economiche complessive generate da eventi meteorologici estremi.

“Ridurre il gap assicurativo potrebbe essere un obiettivo difficile da raggiungere”, ha osservato Morningstar DBRS. “Nel complesso, pur mantenendo elevati livelli di redditività nell’attività di sottoscrizione, nel 2023 diverse grandi assicuratori europei hanno registrato un aumento di perdite dovute a catastrofi naturali rispetto all’anno precedente. Riteniamo che l’intensificarsi della frequenza e della gravità degli eventi catastrofici spingerà probabilmente le compagnie ad aumentare i prezzi delle coperture, con conseguente riduzione dell’accessibilità, il che non favorisce certo la riduzione del gap di protezione”.

Mario De Cicco, Vicepresident, Global Insurance Ratings di Morningstar DBRS, sostiene che per uscire da questa dinamica che riduce la disponibilità di protezione assicurativa, “una delle soluzioni prevede partenariati efficienti tra il settore pubblico e quello privato, che potrebbero diventare più diffusi in tutto il continente europeo”.

Restando in tema di partnership, Morningstar DBRS ha ricordato come in alcuni paesi europei siano già stati implementati schemi assicurativi simili e, in futuro, potrebbe essere messo a punto un sistema assicurativo a livello europeo. Tuttavia un fattore che impedisce la realizzazione di un modello su scala europea è che le misure dell’UE si stanno attualmente focalizzando sugli aiuti post-catastrofe e sugli incentivi per l’adattamento climatico.

Gli analisti hanno sottolineato che considerano i partenariati pubblico-privato (PPP) uno strumento efficace per ridurre il gap di protezione assicurativa e per contenere il potenziale rischio di una crisi di assicurabilità, per via del requisito di copertura assicurativa obbligatoria su cui si basano. “Anche se non prevediamo alcun impatto significativo dei rischi legati al clima sui rating creditizi delle compagnie assicurative europee nel breve termine, continueremo a monitorare la loro esposizione alle catastrofi naturali e l’attuazione di schemi assicurativi e PPP come importante meccanismo di mitigazione del rischio, grazie ai benefici derivanti dalla condivisione del rischio”, ha concluso Morningstar DBRS.