Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Poco meno del 70% delle richieste di risarcimento danni verso le strutture sanitarie pubbliche e verso quelle private, il cui iter è stato concluso, si sono rivelate un nulla di fatto (tecnicamente si dice senza seguito). Ma il costo medio di quelli che vengono effettivamente pagati è lievitato, anno dopo anno. I dati emergono dalla prima edizione dell’Osservatorio Aon Rischi in Sanità che ha messo sotto osservazione 27.998 sinistri accaduti in 18 regioni italiane, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2021 relativamente a 228 strutture, direttamente gestiti dal broker assicurativo, leader in questo mercato. In questi dieci anni il costo totale dei sinistri è stato pari a 1,4 miliardi, composto per il 32% da sinistri chiusi (di cui il 69% senza seguito) e per il 68% da riservati, ovvero accantonati ma non ancora definiti. I sinistri senza seguito, ovvero quelli che si rivelano richieste temerarie, «sono in forte crescita e denotano il fatto che in questi anni c’è stato un miglioramento dei presidi e della gestione del rischio clinico all’interno delle strutture sanitarie», commenta Luca Franzi de Luca, presidente esecutivo di Aon Advisory & Solutions.
Da senatore della Repubblica italiana l’attuale presidente dell’Organismo dei consulenti finanziari (Ocf), Mauro Maria Marino, è stato tra i promotori più convinti della necessità di introdurre l’educazione finanziaria nelle scuole italiane. Ora che c’è finalmente un disegno di legge all’esame del Parlamento che ne prevede l’inserimento all’interno dell’educazione civica, il tema dell’educazione finanziaria nelle scuole sembra essersi fatto ancora più impellente: non solo nell’interesse dei risparmiatori, che in questo modo diventerebbero più consapevoli delle loro scelte finanziarie, ma anche in quello della stessa categoria dei consulenti. Il tema è emerso durante il convegno organizzato alla Luiss di Roma, organizzato da Ocf e Assoreti, in cui si è discusso della necessità di aumentare la presenza femminile tra i consulenti finanziari, pari oggi ad appena il 22%, oltre che dei giovani, visto che appena il 3,2% della categoria ha meno di 30 anni, con un evidente problema di ricambio generazionale.
Arrivano segnali di ripresa dal mercato dell’auto elettrica italiano. Secondo i dati analizzati da Motus-E, a maggio le immatricolazioni di veicoli totalmente elettrici (Bev) hanno toccato le 6.164 unità contro le 4.473 dello stesso mese del 2022, segnando così con un aumento del 37,8% e portando in leggera progressione anche la quota di mercato, che passa dunque al 4,12% dal 3,67% registrato nel maggio 2022. In ripresa è anche il dato da inizio anno: nei primi cinque mesi del 2023 sono state immatricolate 26.525 auto elettriche, per una market share del 3,77%, mentre nel 2022 erano state 18.799 (per una fetta di mercato del 3,36%). Nel complesso, quindi, il parco circolante Bev si attesta così a 193.619 unità. Le ibride plug-in immatricolate a maggio sono state solo 2.424 (ma più delle 1.781 di aprile), mentre da inizio anno sono state 28.318, per una quota del 4,5% sull’immatricolato complessivo.

Cresce il welfare aziendale nelle Pmi, con un aumento che sarà ancora più sostenuto nei prossimi anni. È il giudizio dei 2000 consulenti del lavoro intervistati dalla Fondazione studi della categoria, che ieri ha pubblicato la survey dal titolo: «Il welfare aziendale: prospettive nelle Pmi». Il 55,9% dei professionisti contattati ha affermato che le piccole e medie imprese hanno investito maggiormente in politiche di welfare negli ultimi due anni e il 61,1% ha dichiarato che tra qui e il 2026 queste percentuali aumenteranno. Particolare attenzione agli strumenti di sostegno diretto alle famiglie (77,4%), all’area salute e assistenza (38,1%), alla conciliazione vita-lavoro (33,5%) e, in quota minore, alla formazione e all’aggiornamento professionale (21,9%) e alla previdenza (18,6%).
Società di professionisti, vale la polizza assicurativa della società per il singolo socio al fine di ottenere l’abilitazione al rilascio del visto di conformità. Nella risposta n. 335/2023 pubblicata dall’Agenzia delle entrate, in riferimento all’articolo 22 del decreto del ministero dell’economia del 31 maggio 1999, n. 164, l’amministrazione finanziaria riferisce che l’articolo “nel descrivere le caratteristiche della polizza assicurativa, non dispone alcun espresso divieto affinché la stessa sia stipulata da un soggetto terzo a favore del professionista assicurato”. L’articolo 22, comma 1, prevede infatti che, “I professionisti ed i certificatori stipulano una polizza di assicurazione della responsabilità civile, con massimale adeguato al numero dei contribuenti assistiti, nonché al numero dei visti di conformità, delle asseverazioni e delle certificazioni tributarie rilasciati e, comunque, non inferiore a tre milioni di euro, al fine di garantire ai propri clienti il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata e al bilancio dello Stato o del diverso ente impositore le somme di cui all’articolo 39, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”.
L’incertezza geopolitica e macroeconomica pesa anche sulla fascia più ricca della popolazione mondiale. Secondo il World Wealth Report di Capgemini nel 2022 gli High net worth individual (chi detiene asset liquidi per almeno un milione di euro) sono diminuiti del 3,3% su base annua a 21,7 milioni e la loro ricchezza cumulata è scesa del 3,6% a 83 mila miliardi di dollari (77.485 mld euro). Per gli esperti si tratta del calo più netto registrato negli ultimi dieci anni. La frenata più brusca si è registrata in Nord America, dove la ricchezza di questi individui è calata del 7,4%. A seguire l’Europa (-3,2%) e l’Asia-Pacifico (-2,7%). Africa, America Latina e Medio Oriente, invece, hanno mostrato un certo grado di resilienza, con variazioni positive grazie alle solide performance del settore oil & gas.
In aprile i volumi di raccolta netta delle reti di consulenza sono ammontati a 4 miliardi di euro, in crescita del 9% su base annua e in calo del 32,3% rispetto al mese precedente: è quanto emerge dal rapporto di Assoreti. A trainare i numeri sono gli strumenti finanziari amministrati, in primis i titoli di stato: il saldo delle movimentazioni è positivo per 3,2 miliardi, di cui 2,4 mld in bond governativi. Intanto il bilancio mensile sui prodotti del risparmio gestito è tornato positivo a 458 milioni (-467,1 mln in marzo) grazie ai fondi comuni di investimento (380,3 mln) e alle gestioni individuali (359,3 mln), che hanno compensato i deflussi dal comparto assicurativo (-312 mln). Il bilancio da inizio anno è positivo per 17,7 miliardi (+0,8%). Il numero dei clienti da dicembre è salito di 73 mila unità a 4,79 milioni.
Invasione di cinghiali in Puglia. Ce ne sono più di 250mila selvatici in giro a branchi tra Monopoli, Altamura, Rignano Garganico e San Marco in Lamis in provincia di Foggia. Adesso che la stagione turistica, tempo meteorologico permettendo, è in pieno avvio, l’allarme è maggiore. I pericoli sono molti, dalla peste dei cinghiali, arrivata fino ai confini con la Campania, alla sicurezza delle persone. La Coldiretti prova tenerli sotto osservazione scoprendo ormai che i branchi dei cinghiali si spingono sempre più nei centri abitati, distruggono i raccolti, per non parlare delle aggressioni agli animali, anche di compagnia. E degli incidenti stradali con morti e feriti. L’invasione dei cinghiali è soltanto il problema più evidente di quello della fauna selvatica in genere. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici in Italia. Nel marzo dello scorso anno un imprenditore agricolo perse la vita nella zona del Gargano, travolto con la sua auto da un branco di cinghiali.