Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
La lista del consiglio di amministrazione rischia di perpetuare l’assetto di potere delle società, mentre il voto plurimo, che ha appena portato Brembo a spostare la sede in Olanda, è indispensabile contro la speculazione. Francesco Gaetano Caltagirone, socio di Generali con il 6,23% e azionista con il 9,9% di Mediobanca, dice la sua in tema di «lista del consiglio» e non solo. L’occasione è stata la convocazione al Senato per il ddl Capitali. Per la prima volta in audizione l’imprenditore ha ripercorso la battaglia, persa ad aprile 2022, per tentare di contrastare la lista del cda che ha confermato il ceo Philippe Donnet.
Monopattini muniti di contrassegno identificativo e copertura assicurativa. Sospensione immediata della licenza per chi guida con il telefono avendo meno di venti punti sulla patente di guida. Inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza alcolica, con introduzione dell’alcolock. Sono alcune delle novità previste per il codice della strada dal disegno di legge sulla sicurezza stradale, ieri in Consiglio dei ministri, che contiene anche la delega per la revisione del codice della strada, finalizzata alla riscrittura di un testo snello e alla revisione della disciplina delle norme di comportamento e del relativo sistema sanzionatorio. Sui monopattini dovrà essere applicato uno speciale contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile. Diventerà obbligatoria l’assicurazione per responsabilità civile verso terzi, ai sensi dell’articolo 2054 del codice civile. Inoltre. tutti i conducenti e non soltanto i minori di diciotto anni dovranno indossare un casco protettivo.
Nel 2023 la corsa dei tassi frena anche le domande dei mutui assistiti da garanzia statale. Nei primi sei mesi del 2023 le domande pervenute alla Consap sono state poco più di 35 mila. Alla fine dello scorso anno, invece, si era giunti a quota 124.320: è dunque difficile immaginare che di qui a dicembre prossimo questi numeri possano essere toccati.
«Tramite la lista del consiglio si rischia di perpetuare e non riuscire mai a superare un determinato assetto di potere. Si rischia, per usare un’iperbole, una vera e propria autocrazia»: lo ha affermato Francesco Gaetano Caltagirone in un’audizione alla commissione finanze del senato sul ddl capitali, parlando della sua esperienza in Generali. «L’anno scorso, per la prima volta in Italia, alla lista presentata dal consiglio uscente è stata contrapposta una lista presentata da un azionista italiano rilevante, che era una società del mio gruppo. Ho provato a misurarmi contro qualcuno che ha usato tutti i mezzi della società per bloccare il rivale, senza contare che il rivale è un azionista di peso. Come azionista mi sono trovato contro i manager della compagnia. La lista del consiglio è diventata uno strumento grazie al quale i manager possono autoperpetuarsi».
Tra le forme di finanziamento alle imprese da parte di società finanziarie, il factoring è quella che cresce di più: nel 2022 gli anticipi e i corrispettivi erogati dalle società del settore hanno rappresentato il 39% del totale dei finanziamenti a breve. Il factoring italiano continua a crescere in assoluto: 287,3 miliardi di euro di volume d’affari nel 2022, in aumento del 14,6% su base annua, una quota dell’8,1% del mercato mondiale e del 12,4% del mercato europeo, con un’incidenza rispetto al pil che ha raggiunto il 15,5%. I numeri sono stati resi noti da Fausto Galmarini, presidente uscente di Assifact, che riunisce gli operatori del comparto, nella sua relazione all’assemblea annuale nel trentacinquesimo anniversario dell’associazione.
Allianz Direct si allea con Lynk & Co, società di servizi specializzata nella mobilità in Europa che offre un servizio di abbonamento mensile di car membership e sharing. Nasce così l’intesa sul mercato italiano per i clienti digitali di quest’ultima, coinvolgendo l’assicurazione auto online che, adesso, offre una tariffa dedicata per i consumatori retail che possiedono e intendono assicurare un’auto Lynk & Co, in linea con la sua filosofia ideata per chi vive in città ed è aperto a nuovi modelli di mobilità, tra cui lo sharing tra privati o il «peer to peer». L’esperienza d’acquisto è, anch’essa, completamente digitale.
Obiettivo temporale: entro l’autunno. Contenuto: una rivoluzione sulla sicurezza stradale. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il disegno di legge con interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada presentato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. È stato il ministro stesso a dare le priorità parlando di «giro di vite contro ubriachezza e droghe, con revoca della patente fino a tre anni a prescindere dallo stato di alterazione psicofisica» e introducendo «non solo la decurtazione dei punti dalla patente, ma anche la sospensione per l’uso degli smartphone visto che il 15% degli incidenti è figlio della distrazione dovuta a chat e whatsapp». Casco, targa e assicurazione obbligatoria per i monopattini. Il Parlamento «potrà arricchire il provvedimento».
Francesco Gaetano Caltagirone torna a tuonare, e in Senato, contro la nomina dei vertici societari con la “lista del cda”, che per lui «rischia di creare un’autocrazia in cui i manager possono auto-perpetuarsi, anche in contrasto con scelte e visioni degli azionisti stabili».
Sono passati quasi due mesi dalla prima alluvione, quella del 2 maggio, seguita dall’ondata di fango devastante del 17, nella pioggia ininterrotta che sembrava non finire mai. La lista di danni e somme necessarie è pronta da tempo: quasi 9 miliardi totali, di cui 1,9 miliardi per le opere più urgenti, le infrastrutture strategiche, 6 mila interventi in tutto, con 521 milioni già spesi e altri 574 da spendere nei prossimi nove mesi. Di tutta questa montagna di soldi, finora sono arrivati alla Regione solo 30 milioni. Il terrore di tutti è diventato realtà: i cantieri negli ultimi giorni «hanno cominciato a fermarsi, perché i soldi stavano finendo». I dirigenti non autorizzano più spese fuori bilancio, temendo il default.
Patente sospesa per chi tiene il volante con una mano e il cellulare con l’altra. E così anche per chi viene pizzicato alla guida con troppo alcol in corpo e per chi assume stupefacenti: non sarà neanche necessario provare l’alterazione, basterà risultare positivi al test salivare al momento del fermo. E in caso di recidiva via la patente. A vita. Non è tutto: stop all’auto da 7 a 15 giorni anche per chi ha meno di 20 punti sulla licenza di guida ma passa col rosso, va troppo veloce o non ha la cintura. E in monopattino? Casco obbligatorio pure per i maggiorenni, targhe e assicurazione.
L’obiettivo è siglare l’accordo tra domani e dopo. Trovata l’intesa per il salvataggio degli asset Eurovita, ora lo schema deve passare al vaglio dei soggetti coinvolti che dovranno portare l’operazione nei rispettivi consigli di amministrazione. Si lavora alacrementte per definire gli ultimi dettagli del contratto che lega i cinque big assicurativi, Generali, Intesa Vita, Poste, Unipol e Allianz, le banche distributrici e i grandi istituti di credito, tra i quali Intesa Sanpaolo, Bper, Banco Bpm. Sul tavolo, in particolare, c’è il finanziamento da 1 miliardo che verrà concesso da questi ultimi a supporto della linea di credito da 4,5 miliardi delle banche collocatrici messo a garanzia delle polizze di ramo primo. Lo schema dell’operazione prevede che la newco da poco costituita dai cinque big assicurativi rilevi per una cifra simbolica la compagnia e proceda poi, in un secondo tempo, a spacchettare il business in parti uguali. Mentre le banche assicurano che l’impatto degli eventuali riscatti sia gestibile per il sistema nel suo complesso.
Il personale dell’istituto torna a farsi sentire chiedendo «la meritata e doverosa equiparazione del trattamento giuridico ed economico dei dipendenti delle due Autorità». Questo è quanto ribadisce un comunicato unitario delle sigle sindacali, che ricordano come il contratto dei dipendenti dell’ente che vigila sul mercato assicurativo sia scaduto ormai da un anno e mezzo. Una situazione, secondo le confederazioni, che pesa anche sulla retention di Ivass stessa, cioè sulla capacità di trattenere le migliori professionalità in modo da consentire un adeguato svolgimento delle funzioni istituzionali. Da qui nasce la richiesta di un urgente incontro con Ivass per discutere i temi sul tavolo. (R.Fi.)
Una chiara inversione di tendenza. È quella che fanno segnare i rendimenti dei fondi pensione nei primi tre mesi dell’anno dopo l’andamento negativo del 2022, dovuto soprattutto alle fibrillazioni dei mercati finanziari. L’ultimo monitoraggio della Covip sulla stato di salute della previdenza integrativa nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2023 evidenzia risultati positivi in media del 2,3% per i fondi negoziali, del 3% per quelli “aperti” e del 2,4% per i Piani individuali pensionistici (Pip) “nuovi”. In particolare, i comparti azionari – si legge nel report della Commissione di vigilanza sui fondi pensione – «hanno registrato guadagni in media pari al 3,6% nei fondi negoziali, al 4,4 nei fondi aperti e al 3,4% nei Pip». Rialzi anche per le linee bilanciate, con rendimenti medi del 2,4% e del 3,3% rispettivamente nei fondi negoziali e in quelli aperti, e del 2% nei Pip. La Covip afferma poi che «più contenuti, ma ora tornati positivi, sono i rendimenti dei comparti obbligazionari e garantiti». L’Authority fa anche notare che, analizzando il periodo compreso tra il 2013 e i prime tre mesi del 2023, i rendimenti medi delle varie forme di previdenza integrativa si rivelano quasi in toto superiori al rendimento medio del Tfr (2,4%).
La riflessione consegnata ieri alla Commissione Finanze del Senato, che lo audiva sul Ddl capitali, da Francesco Gaetano Caltagirone, fondatore e presidente dell’omonimo gruppo, non va vista come un atto d’accusa contro Generali, di cui l’imprenditore romano è socio e nell’ambito del quale ha tentato di promuovere lo scorso anno un processo di rinnovo degli organi. Ma, come ha spiegato lui stesso, «sono qui per parlarvi dell’esperienza che ho avuto come azionista di una grande società italiana». Non da tecnico, né da studioso o esperto, chiarisce, ma forte di «esperienze imprenditoriali credo uniche», l’ultima delle quali, ricorda, ha visto una lista presentata dal consiglio uscente contrapposta a una lista espressa da un socio italiano rilevante che era una società del suo gruppo.