Durante il workshop IVASS “La semplificazione nei contratti assicurativi”, tenutosi lunedì scorso, sono stati presentati i risultati di una ricerca scientifica sulla chiarezza e sul linguaggio dei contratti di assicurazione e se ne discuterà con il mondo accademico, il mercato e le associazioni dei consumatori.

Tra i partecipanti, coordinati da Anna Messia, Riccardo CESARI (IVASS), Patrizia CONTALDO (L.P.C. Research), Daniele MAFFEIS (Università di Brescia), Barbara ALEMANNI (Università di Genova), Elena BELLIZZI (IVASS), Umberto GUIDONI (ANIA), Stefano SANTIN (Comitato EDUFIN), Stefano DE POLIS (IVASS).

Le premesse: le inee guida del 2018 e il regolamento 41/2018

L’Ivass, nel 2018, aveva sollecitato e successivamente recepito le linee guida di settore “Contratti semplici e chiari” del 6 febbraio 2018 redatte da un gruppo di lavoro di compagnie e intermediari con l’analogo obiettivo di rendere più fluida la lettura e la comprensione dei contratti. Il Regolamento Ivass 41/2018 ha poi ribadito la necessità della chiarezza contrattuale e della coerenza tra informativa contrattuale e precontrattuale.
Molte compagnie hanno rivisto i loro contratti sulla base di tali linee guida.

L’obiettivo della semplificazione non è stato tuttavia ancora pienamente raggiunto; questa considerazione è sostenuta dalla valutazione di alcuni reclami degli assicurati, che evidenziano la carenza di una comunicazione chiara da parte delle imprese nei confronti di una clientela poco alfabetizzata su tematiche sia assicurative sia giuridiche.

L’Ivass ha valutato la necessità quindi di un’analisi sul livello di chiarezza dei testi contrattuali, da svolgersi su un campione di contratti assicurativi per verificare con un approccio scientifico-quantitativo la tesi sopra indicata e mettere in luce quali elementi di complessità possano essere superati nel processo di semplificazione e revisione dei contratti che le compagnie hanno già iniziato a intraprendere.

Punto di partenza è lo studio L.P.C. Research realizzato da Patrizia Contaldo, direttore dell’Osservatorio sul mercato assicurativo di Baffi Carefin, dell’Università Bocconi, che ha analizzato nel dettaglio 30 contratti infortuni. Un’analisi quali-quantitativa, che ha rilevato una serie di elementi che possono essere migliorati, dal linguaggio utilizzato alla grafica schematica, e che IVASS intende utilizzare come base per riaprire un confronto nel settore.

Gli esiti dello studio

Lo studio ha evidenziato che i contratti assicurativi analizzati sono meno comprensibili della Carta Costituzionale (scelta come parametro di riferimento per questo studio), nonostante l’accresciuta alfabetizzazione della popolazione italiana dal 1948 a oggi.

In generale emerge che i testi considerati hanno un livello di difficoltà che in media esclude del tutto i cittadini con istruzione elementare e media;mette in difficoltà anche i cittadini con istruzione superiore. L’indice Gulpease (che indica il grado di leggibilità di un testo, secondo una scala da 0 a 100 dove 100 indica la leggibilità più alta e 0 la leggibilità più bassa) va da un minimo di 39,539 a un massimo di 48,420, con una media di 44,329. La Costituzione, considerata come parametro di riferimento, possiede un indice Gulpease di 54,9.

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