L’ANTITRUST APPROVA L’ACQUISIZIONE DA PARTE DELLA BANCA EMILIANA
È arrivato l’ultimo tassello per il via libera all’acquisizione di Carige da parte di Bper. Dopo il sì della Bce arrivato nei giorni scorsi, ieri è stata la volta dell’Antitrust. A sbloccare le criticità è stata la cessione di un pacchetto di sportelli a Banco Desio, come anticipato dall’agenzia MF Dow Jones. Si tratta di un ramo aziendale composto da 48 filiali in Sardegna, Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Lazio.
Secondo l’autorità la cessione delle filiali è in grado di sterilizzare gli effetti dell’acquisizione del controllo di Carige. In particolare, l’operazione risulta neutra rispetto alla posizione già detenuta da Bper nelle province della Sardegna, in quanto è prevista la cessione a Banco Desio del 100% degli sportelli di Carige oggetto di acquisizione, e ne comporta anche un ridimensionamento attraverso la cessione degli sportelli sardi oggetto dell’autorizzazione condizionata della concentrazione Bper-Unipol, risalente al 2019, risolvendo anche la questione pendente dell’ottemperanza a questo provvedimento. In tutti gli altri mercati problematici le quote post-merger, per effetto dell’operazione complessiva, rimangono al di sotto della soglia del 35%, attestandosi il più delle volte sotto il 25%.
Questo mese si procederà con il closing, che prevede il passaggio della partecipazione di controllo dal Fondo interbancario, titolare di una quota pari al 79,418%, a Bper e il versamento in conto capitale di un contributo di 530 milioni di euro. Una volta che la somma sarà versata, si potrà passare al trasferimento delle quote di capitale dal Fitd a Bper al prezzo simbolico di un euro. A quel punto Bper lancerà un’opa sulle azioni in circolazione al prezzo di 0,80 euro. Si prevede che il closing venga perfezionato entro la prima decade di giugno.
Nel frattempo tutti i consiglieri di amministrazione di Banca Carige e Cesare Ponti hanno rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore, che avranno effetto alla data dell’assemblea ordinaria del 15 giugno per la nomina del nuovo organo amministrativo.
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