di Andrea Giacobino
Voto non unanime sul bilancio fra i soci di Holmo, la holding che partecipata da diverse cooperative detiene il 6,66% di Unipol. Qualche giorno fa a Bologna s’è presentato Augusto Machirelli che nella sua qualità di presidente di Holmo ha guidato l’assemblea ordinaria alla quale erano presenti soci rappresentanti il 73,34% del capitale. La riunione doveva approvare il bilancio 2021 chiuso con un utile di 61,2 milioni di euro rispetto alla maxi perdita di 450,6 milioni del precedente esercizio, ma al momento del voto si sono astenuti i soci Ceif (Cooperativa Elettricisti Installatori Forlivesi), Astra Coop e Coop Edilizia La Lavoratori portatori rispettivamente dell’1,061%, 0,273% e 0,028% del capitale. Pierluigi Passoni presidente di Astra Coop, ha motivato la sua astensione verbalizzando di richiamare i già espressi «rilievi sulla opportunità di rimodulazione del debito bancario, scissione e fusione del 2017 e sulla mancata informazione di Astra circa i possibili effetti di seguito verificatisi».
Il bilancio è stato comunque approvato a larga maggioranza così come la destinazione dell’utile a parziale copertura dei 451 milioni di perdite pregresse. C’è da osservare, tuttavia, che il profitto deriva oltre che dai 26,7 milioni di cedola Unipol dai 38,8 milioni di rivalutazione della partecipazione nel gruppo assicurativo, ora in carico a 225,6 milioni. Holmo, che a inizio del 2021 ha dato incarico a Mediobanca per smobilitare da Unipol in base all’accordo di rimodulazione del debito raggiunto nel 2017 con Mps e Carige, lo scorso anno ha aumentato il capitale di 100 milioni. Primo azionista di Holmo è Manutencoop col 21%, seguito da Cefis Coop (16,8%) e Camst (14,8%). (riproduzione riservata)
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