EMENDAMENTO ALLA SESTA DIRETTIVA PROPONE DI APRIRE L’ACCESSO ALLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI
di Matteo Rizzi
Banche dati fiscali inutilizzabili per la sorveglianza antiriciclaggio.
In una proposta di emendamento alla bozza della sesta direttiva antiriciclaggio (Amld6), (che sostituisce l’attuale direttiva 2015/849/Ue, la quarta direttiva antiriciclaggio, modificata dalla quinta), i membri della Commissione per problemi economici e monetari del parlamento europeo (Econ) chiedono l’armonizzazione delle regole adottate dagli stati membri per le Unità di informazione finanziaria (Uif).
In particolare, a causa delle differenze di trattamento dei reati fiscali da parte dei paesi dell’Ue, le Uif hanno talvolta difficoltà a scambiarsi informazioni a disposizione delle autorità fiscali. Secondo la proposta, quindi, i paesi dell’Ue dovrebbero garantire che le Uif abbiano accesso alle informazioni – già scambiate automaticamente tra le autorità fiscali dei diversi paesi dell’Ue – sull’identità dei soggetti in modo da rendere efficace il perseguimento del riciclaggio.A fine luglio scorso la commissione europea aveva proposto un pacchetto di iniziative legislative per rafforzare le norme Ue contro il riciclaggio di denaro sporco e il finanziamento del terrorismo. Nel pacchetto proposto, una revisione del regolamento sui trasferimenti di fondi (regolamento 2015/847/Ue) consentirà di tracciare i trasferimenti di criptovalute. La riforma proposta estenderà quindi le regole antiriciclaggio all’intero settore delle criptovalute, obbligando tutti i fornitori di servizi a condurre una due diligence sui clienti. Inoltre, i portafogli anonimi saranno proibiti.Il pacchetto include, tra l’altro, una proposta un regolamento unico Ue in materia di antiriclaggio (Single Eu Rulebook for Aml/Cft) che avrà il compito di unificare i registri nazionali esistenti dei conti bancari. Le Unità di informazione finanziaria (Uif) dei paesi Ue, quindi, avranno accesso diretto alle informazioni sui conti bancari e sulle cassette di sicurezza di tutti i paesi dell’area. La commissione vuole anche fornire alle autorità di polizia l’accesso al sistema, accelerando le indagini finanziarie e il recupero dei beni nei casi transfrontalieri. Il nuovo regolamento armonizzerà anche alcune regole che saranno direttamente applicabili nei paesi membri, includendo, ad esempio, norme dettagliate sulla due diligence del cliente, la titolarità effettiva, e ci sarà una definizione unitaria dei poteri e compiti delle autorità di vigilanza e delle Uif.Il protagonista del pacchetto legislativo è poi la creazione di una nuova super-autorità antiriclaggio Ue (Amla), di cui l’Italia è candidata per ospitarne la sede, che nascerà nel 2024 (si veda ItaliaOggi del 08/05/2020). In particolare, l’Amla sarà il supervisore delle autorità di vigilanza nazionali responsabili della sorveglianza di entità finanziarie e non finanziarie ed avrà il compito di controllare direttamente alcune delle istituzioni finanziarie più rischiose che operano in un numero elevato di stati membri. Inoltre, dovrà sostenere la cooperazione tra le Uif e facilitare il coordinamento tra di esse, per individuare meglio i flussi finanziari illeciti di natura transfrontaliera.
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