Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
È pace solo a metà nel consiglio di amministrazione di Generali Assicurazioni. Se c’è l’accordo sul ruolo del comitato investimenti manca ancora la quadra su chi dovrà prendere il posto di Francesco Gaetano Caltagirone dopo che l’imprenditore capitolino, primo azionista del Leone con il 9,95%, ha deciso, lo scorso 27 maggio, di lasciare a sorpresa il consiglio, e Roberta Neri che ha fatto un passo indietro.
Nonostante il ponte, il 2 e 3 giugno è stata molto intensa l’attività sul mercato dei derivati riguardanti le opzioni Generali con scadenza giugno. Il 2 giugno sono stati scambiati circa 80 mila lotti complessivi tra call/put, con prezzi di esercizio (strike price) 18 e 18,5 euro, per l’equivalente di 8 milioni di titoli Generali sottostanti, o circa il 20% dell’open interest su quella scadenza. Il 3 giugno sono passati di mano 112 mila lotti tra call/put con strike 18 e 19 euro per l’equivalente di 11,2 milioni di titoli.
Voto non unanime sul bilancio fra i soci di Holmo, la holding che partecipata da diverse cooperative detiene il 6,66% di Unipol. Qualche giorno fa a Bologna s’è presentato Augusto Machirelli che nella sua qualità di presidente di Holmo ha guidato l’assemblea ordinaria alla quale erano presenti soci rappresentanti il 73,34% del capitale. L
Tre persone su 10, in media, hanno subito intrusioni nei profili social e violazioni di conti correnti e conti di trading online. È quanto emerge da un’indagine svolta da Ipsos per la compagnia assicurativa Wallife, che ha riguardato un campione di 1.700 utilizzatori abituali del web, sia per misurarne la percezione dei rischi, sia per sondarne la propensione all’acquisto di polizze a copertura dei reati più diffusi e temuti. Nel dettaglio, le violazioni sulla rete hanno colpito il 26% degli italiani, il 21% dei francesi e ben il 34% dei tedeschi.
Nonostante gli intoppi burocratici continua a salire l’ammontare degli investimenti ammessi a detrazione legati al Superbonus 110%. A maggio l’asticella è arrivata a 30,6 miliardi di euro, in crescita dai 27,4 miliardi di aprile. Le cifre dell’agevolazione pensata per favorire l’efficientamento del patrimonio immobiliare italiano proseguono quindi la scalata al ritmo di circa 3 miliardi al mese. Nel dettaglio, come emerge dagli ultimi dati pubblica da Enea, il totale degli investimenti per lavori conclusi è salito a oltre 21 miliardi di euro. Appena il 15,5% degli interventi riguarda però condomini, sebbene sul totale delle cifre pesino per quasi 15 miliardi di euro.
Nella polizza mista solo la quota del premio assicurativo sulla vita che copre specificamente il rischio morte è deducibile. Lo afferma la sentenza della Ctp Reggio Emilia n. 135/2022 del 6/6/2022.
È dedicata ai settori medtech e healthcare la terza call di Up2Stars, il nuovo programma di accelerazione e valorizzazione delle startup innovative ideato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center. La call punta a intercettare le giovani realtà imprenditoriali emergenti che guardano al futuro e si pongono come principale obiettivo il miglioramento dell’offerta sanitaria attraverso lo sviluppo di soluzioni o servizi basati su applicativi tecnologici e digitali.
Banca Mediolanum ha realizzato in maggio un risultato commerciale di 968 milioni di euro. In particolare, la raccolta netta è ammontata a 600 milioni di euro (3,81 miliardi da inizio anno), la raccolta netta in risparmio gestito a 390 milioni (2,6 miliardi), i nuovi finanziamenti erogati a 352 milioni (1,54 miliardi) e i premi delle polizze protezione a 16 milioni (71 mln).
- Referti medici online: un’Italia a due velocità
Da più di un decennio ci dicono che per accedere ai servizi della pubblica amministrazione dobbiamo fare la Pec, e poi lo Spid. E i cittadini italiani diligenti hanno eseguito. Poi succede che cambi medico e ti chiede di portargli tutti i referti della tua storia sanitaria. Succede che vai a fare gli esami del sangue e per ritirarli devi fare la fila allo sportello e non puoi fare il pagamento del ticket online. Nasce nel 2012 il fascicolo sanitario elettronico, tecnicamente abbreviato in Fse (decreto-legge 179/2012 del governo Monti). L’obiettivo è poter accedere a referti ed esiti delle prestazioni mediche sul computer di casa, dell’ufficio o sul telefonino senza fare file agli sportelli, consentire ai medici di famiglia e agli specialisti di condividere le nostre informazioni clinico-sanitarie senza farci ripetere inutilmente esami e visite e far sì che se ci spostiamo da una regione all’altra per curarci non siamo costretti a viaggiare con una valigia di documenti. Formalmente il fascicolo è stato attivato da tutte le Regioni, ma il suo effettivo utilizzo è tutt’altra storia. Andiamo a vedere l’origine di questi dieci anni di illusioni e menzogne (su Corriere.it sono pubblicati in originale anche i documenti con tutti i numeri).
- Generali, alta tensione sulla governance
Nuovo test sulla governance delle Generali dopo le dimissioni dal board di Francesco Gaetano Caltagirone. Se sulla nomina di un nuovo consigliere non è ancora stato trovato un punto di equilibrio tra esponenti della maggioranza e della minoranza, ieri il consiglio del Leone presieduto da Andrea Sironi ha raggiunto invece un’intesa sui comitati, tassello chiave nella governance della compagnia. Con un punto di equilibrio che va nella direzione delle richieste avanzate dalle minoranze e sembra aver risolto l’impasse, visto che ha ricevuto il voto favorevole di Marina Brogi e di Flavio Cattaneo. Al comitato investimenti è stata infatti attribuita la competenza di istruire operazioni di m&a — acquisizioni, alleanze, partnership industriali di competenza del consiglio — con un valore non inferiore ai 250 milioni. Al di sotto di questa cifra il management potrà procedere senza l’obbligo di passare dal comitato. Trovando così un punto di incontro con quanto chiesto dalla minoranza.
- Generali si muove. Verso una schiarita su cda e governance
La governance di Generali ancora sotto i riflettori. Il cda riunito ieri, a un mese dalla rottura con le minoranze sui comitati interni, non ha potuto indicare Roberta Neri al posto di Francesco Gaetano Caltagirone, secondo socio al 9,95% e dimessosi il 26 maggio in polemica con il funzionamento della governance. Ci sono invece parziali passi avanti sul comitato investimenti, formato ieri anche per «istruire operazioni di fusione e acquisizione, alleanze e partnership industriali, aventi un valore non inferiore a 250 milioni di euro». Poter fare istruttoria sulle strategie era tra le richieste di Caltagirone: anche se finora l’ad Philippe Donnet ha avuto una delega solo fino a 50 milioni.
- Generali, fumata nera in cda Neri non sostituirà Caltagirone
La sostituzione di Francesco Gaetano Caltagirone nel cda delle Generali resta un nodo irrisolto. Allo stesso tempo, però, è stato fatto un piccolo passo avanti sulla questione comitati. Ma veniamo al primo punto. La società in una nota diffusa ieri in serata ha comunicato che Roberta Neri, prima esclusa della lista Caltagirone, ha rifiutato la nomina. In particolare, il Leone ha fatto sapere che «il consiglio di amministrazione ha esaminato la proposta del comitato per le nomine e la corporate governance di procedere alla nomina per cooptazione di Roberta Neri al posto del dimissionario Francesco Gaetano Caltagirone in conformità a quanto previsto dallo statuto della compagnia. In seguito alla votazione da parte del consiglio di amministrazione, la candidata ha declinato di accettare l’incarico».
- Pensione anticipata per i lavoratori delle aziende in crisi